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Quique Setien: “Dobbiamo aspettarci il miglior Napoli mai visto prima, ringrazio Gattuso per… “

Camp Nou

Quique Setien, allenatore del Barcellona, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Napoli-Barcellona:

Cosa pensi del Napoli? Due volti finora in campionato ed in Champions dove è imbattuto. “Dobbiamo aspettarci la migliore versione del Napoli, tutte le squadre qui danno il massimo, sarà una gara difficile per entrambe le squadre. Avremo fasi alterne, aperte, mi aspetto il Napoli migliore, abbiamo visto ciò che sanno fare anche nel gruppo, hanno superato rivali di qualità e blasone”.

Ha notato una pressione particolare visto l’ultima eliminazione? “Si è parlato poco di quanto successo, tutti lo ricordano, ma credo che abbiamo un’atmosfera positiva, abbiamo vissuto gare difficili ma le abbiamo superate. Il momento è buono, come quello del Napoli, ho fiducia nel trend positivo pur sapendo che sarà difficile”.

Come vive l’esordio in Champions? “Sicuramente è particolare, la prima in Champions è una motivazione speciale, cominciare in uno stadio come questo pieno di storia e passione, è una partita che sarà appassionante e che resterà nei ricordi”.

Gattuso la spiava al Las Palmas, cosa pensa di lui? “Mi sono arrivate le sue parole, la verità è che mi sento lusingato per la sua conferenza, è un orgoglio per me, è stato un grande giocatore ed è un grande tecnico, mi fa piacere abbia detto questo di me, ho un ricordo buono dalla sfida dell’anno scorso tra Betis e Milan, tanti giocatori come Fabian e Lo Celso rendono le cose facili agli allenatori, spero che accada anche domani, ma ringrazio Gattuso”.

Gattuso ha detto che con lei si recupera palla in 6 secondi, con Valverde in 11. “Non lo so se sono 6 oppure 8, ma lo sappiamo cosa vogliamo fare, questo è importante per la nostra crescita. Recuperare quanto prima il pallone è importante, significa che lo tieni tu e non il rivale, è ciò che vogliamo impiantare in testa. Gattuso sa qual è la nostra idea per provare ad essere migliore dell’avversario e trasformare tutto in gol”.

Preoccupato per il Coronavirus? “No, penso solo alla squadra. Invio la mia solidarietà e spero si trovi una soluzione. Hanno solo fatto il test della febbre all’arrivo”.

Domani rivedrà Fabian, come lo vede qui? In futuro vorrebbe lavorare di nuovo con lui? “Ho affetto per lui, anche la tifoseria ha affetto per lui, ha avuto una crescita spettacolare, mi fa molto piacere per lui e spero domani non ci metta tutte le sue virtù nel campo, ma mi fa piacere vederlo segnare e crescere. E’ un grande giocatore, intelligente, bravo ragazzo”.

Due subentrati, lei e Gattuso, quanto avete inciso sulle prestazioni delle squadre? “Ogni allenatore ha le sue sfumature, così come ogni giocatore è diverso da un altro, ci sono cambi, a volte si migliorare, altre si peggiora, nel caso di Gattuso ma anche nel mio siamo arrivati in situazioni diverse ma cerchiamo di impiantare il nostro timbro, dando ai giocatori concetti che pensiamo siano validi per vincere e far bene. A volte serve tempo, altre meno, penso si stia vedendo qualcosa in entrambi i casi”.

Domani sarà più importante un centrocampista come Vidal o tre attaccanti puri? “In un senso o nell’altra cercheremo la porta, al di là di una punta in più o meno. Sono sfumature, possono influire, ma si cerca di compromettere le prove del rivale ma mettere una punta in meno non significa non cercare la porta”.

Che importanza dà alla condizione fisica e mentale visto anche il clasico? “Siamo in un buon momento, pensiamo a domani, a giocare con energia e mentalità, poi penseremo alla partita seguente in un’altra competizione”.

Qual è la qualità più grande del Napoli di Gattuso? “Tante cose, io do molto valore ai giocatori, sono loro che fanno la differenza, se sono ispirati rivolvono tutto ciò che disegni in lavagna. Il Napoli ha giocatori straordinari, hanno sempre un piano, è molto chiaro, cerca sempre di uscire da dietro, poi ha giocatori che si legano bene con l’uscita da dietro e poi possono far male davanti. Ha qualità, starà alla capacità di difendere contro di noi e non è mai facile difendere col Barcellona. Poi quando dovremo difendere noi dovremo cambiare il chip”.

Messi nel campo di Diego. Sul paragone: “E’ come se mettessimo Maradona oggi, non si possono comparare per me. Messi da 14 anni gioca ad alti livelli tutte le partite, è questa la differenza con tutti gli altri. Non s’è visto uno con la continuità come Leo che dopo tanti anni fa partite come l’ultima che ha fatto. Mi è piaciuto molto Diego, un giocatore enorme che ci affascina e ci fa amare lo sport”.

Chi gioca tra Lenglet e Umtiti? “Sono entrambi in forma, deciderò stanotte e dipenderà da diverse sfumature che influenzano queste scelte. Si assomigliano, ma hanno cose diverse. Non ho ancora deciso

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Giuseppe Nicola Acierno nato a Napoli. Studente di Economia Aziendale è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24, con la passione per il giornalismo e tifosissimo del Napoli.