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Spalletti:”Voglio riportare l’Inter nella storia”

Mobile menu14 GIUGNO 2017

Spalletti: “Inter, ti riporto dentro la tua storia”

Presentato il nuovo tecnico: “Serve cambiare, inaccettabili 25 punti di distacco dalla vetta”

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Luciano Spalletti molto carico nella conferenza stampa di presentazione come nuovo allenatore dell’Inter alla presenza di Steven Zhang e Piero Ausilio con Sabatini in sede e Zanetti assente. “Voglio riposizionare l’Inter nel ruolo che gli compete, l’ho scelta perché me la sono immaginata con una storia piena di belle cose che voglio vivere in pieno – l’esordio del tecnico toscano -. Senza appartenenza non ci sono risultati, la squadra deve sapere la maglia che indossa e quanto pesa”.
Spalletti dimostra tutta l’emozione per l’incarico: “Prima di me c’erano più candidati di quel che credete ma a me non frega nulla: voglio dimostrare di starci bene qui, è una sfida eccitante e vi farò vedere che la vivrò”. Così sugli ultimi difficili anni nerazzurri: “Uno scandalo che non si vinca da tanto tempo, non si può avere tanto distacco dalla vetta. Non sono più bravo degli allenatori passati ma sono differente: mi fido del mio modo di fare e chiedo ai calciatori di fidarsi di me. Sarò con loro al 100% sempre, qualsiasi cosa accada”. 
Idee chiare sul progetto tattico: “Prima di tutto dovremo essere squadra e ho pensato al 4-2-3-1 ma bisogna essere pronti a fare anche altre cose. Ma se non saremo squadra forte come carattere e come qualità di gioco, gli altri ci passeranno davanti”. Capitolo mercato, vedi Perisic: “Da tanti anni non si vince, bisogna iniziare a fare qualcosa di diverso se no si andrà avanti così. Un singolo calciatore non può determinare nulla. Non dobbiamo sbagliare niente sulla campagna acquisti, migliorare non sarà facile. Nagatomo? Nulla da dire sulle qualità umane ma bisogna analizzare bene, nel suo ruolo ce ne sono tanti”. Belle parole per Icardi: “E’ il nostro capitano e oltre alle qualità di calciatore dovrà indicare ai suoi compagni anche i comportamenti nello spogliatoio”.
Inevitabile parlare di Capello: “Con lui non ho ancora parlato ma spero avvenga in fretta, avevamo avuto contatti ai tempi della Russia. Fa parte di una schiera di condottieri come quelli passati di qui, da Herrera a Mourinho. Non sono né mago, né Special: sono del Paese di Leonardo, un soprannome verrà fuori”. Su Oriali: “Sarebbe un onore lavorare con lui ma non dovete chiedere a me”.
Infine una parentesi dedicata alla Roma: “Ringrazio i bei messaggi ricevuti dalla mia ex squadra. Tutti grandi professionisti: gente come Rudiger, Manolas, Strootman, Nainggolan e Dzeko sapeva cosa fare per vincere le partite. Dobbiamo fare come Edin: il primo anno non potevano vederlo, l’anno scorso è stato capocannoniere”. Sul divorzio dalla Capitale: “L’Inter mi ha contattato poco prima della fine del campionato, a Pallotta avevo già detto che me ne sarei andato. Dopo quella storia, questa era la cosa più bella che mi potesse capitare… non penso di aver offeso nessuno. A un certo punto sembrava che dividessi – vista la situazione con un mito come Totti – invece che unire e non andava bene”.

LE DOMANDE DEI TIFOSI SU FACEBOOK

Prima della presentazione, Spalletti ha risposto alle domande dei tifosi in diretta su Facebook: “La posizione in classifica dell’ultima stagione qualcuno dice sia scandalosa ma soprattutto va migliorato il distacco dalla vetta: 25-27 punti sono troppi. Senza senso di appartenenza non ci sono risultati, ci dovranno essere cambiamenti radicali. La partita più importante da giocare? Io penso agli allenamenti. Tifosi, stateci vicino: più remiamo insieme, più ricompattiamo l’ambiente. Voglio riportare l’Inter dov’è è sempre stata nella storia, la squadra dovrà far pulsare il cuore”.

Fonte:premiumsporthd.it

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