A Radio ‘1 Football Club’ su 1 Station Radio, è intervenuto Oscar Damiani, procuratore ed ex calciatore, tra le altre, di Napoli e Milan. Ecco le sue dichiarazioni: “Che idea si è fatto di quanto accaduto nell’ambiente Napoli durante la sosta? “Ho apprezzato molto la calma di Rudi Garcia. Un allenatore esperto. Sostituire Spalletti non era semplice, ma mi pare che la squadra abbia reagito bene. Vincere in trasferta, in Champions, è sempre complicato. Gli azzurri stanno svolgendo delle ottime gare e questo non può che farmi piacere”.
Crede che i calciatori siano al fianco di Garcia? “Intanto, Garcia è una persona per bene, che si confronta con i giocatori con onestà. Le scelte possono essere sbagliate ma, se fatte con buona fede, possono essere ben valutate dai calciatori”.
Che gara si aspetta contro il Milan? “Da doppio ex mi aspetto una bella partita. Ho fatto due anni al Milan e quattro al Napoli, sono più vicino agli azzurri! Il Milan, pur non avendo dei campioni, vanta giovani validi. È una sfida che può essere decisa da una grande giocata e spero che possa essere una bella partita”.
Chi preferisce tra Meret e Maignan? “Maignan, anche se di poco, credo sia superiore. Il portiere francese ha una fisicità ed esplosività che Meret non ha, pur essendo il friulano un portiere che mi piace molto”.
Chi vince il duello Natan-Tomori? “Natan, seppur debba ancora inserirsi appieno nel calcio italiano, mi piace molto. Sono entrambi ottimi difensori, attenti e veloci. Due garanzie che, al momento, credo si equivalgano”.
Reijnders o Zielinski, chi preferisce? “Zielinski, in questo momento, ha qualcosa in più. Il polacco riesce anche a segnare qualche gol in più. Il futuro è tutto dalla parte dell’olandese e, dunque, sono sicuro potrà crescere”.
Chi vince, infine, il duello tra Leao e Kvaratskhelia? “Sono due esterni fortissimi che ritengo essere sullo stesso livello. Forse, il giocatore del Milan è più discontinuo. Quando è in forma i rossoneri giocano in dodici ma, quando non è in giornata, giocano in dieci”.
L’exploit di Kvara arrivato anche grazie all’assenza di Osimehn? “Quando c’è la palla nell’area è Osimhen che cerca di giocarla, mentre Kvara tende a posizionarsi sull’esterno. Tuttavia, i due costituiscono una coppia d’attacco meravigliosa”.