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Josè Maria Callejòn: Sogno un’ estate splendida. Il tricolore con il Napoli e il Mondiale con la Spagna”

L’attaccante esterno del Napoli Josè Maria Callejòn ha rilasciato un’intervista al Corriere Dello Sport. Ecco quanto dichiarato: “Esagerate quando parlate di crisetta, una flessione momentanea e umana, ci sono tante partite nessun dramma. Nonostante ciò restiamo dietro solo un punto dalla capolista. Poi stiamo pagando pure gli infortuni di Milik Ghoulam. Poi è vero che non siamo devastanti come settembre e ottobre, ma penso che ciò possa capitare pure ad altre squadre. La Juventus ci ha battuto 1-0 senza che noi meritassimo quella sconfitta. Fa male per come è maturata, ma non bisognerà farne un dramma. Io alle partite di Champions League non rinuncerei mai, allo stesso modo la pensiamo pure i miei compagni del Napoli. Gli altri però sono stati più bravi sul campo e adesso andremo a giocare l’ Europa League. Sono unna bella estate, prima lo scudetto con il Napoli e poi il Mondiale con la Spagna. In questa stagione sarà una lotta a cinque, con questi club in appena 8 punti. Conteranno molto gli scontri diretti in questo campionato e ormai si sono giocati tutti e si nota un certo equilibrio. In questo momento mi manca brillantezza, per arrivare in Russia darò tutto per la maglia del Napoli. Come mia abitudine, in questo periodo dell’anno ho smesso di andare in rete, ma tornerò di fretta in condizione. La Juventus avendo vinto gli ultimi sei scudetti, resta la favorita per il tricolore. Spalletti come si è visto ha cambiato l’ Inter ed è stato impossibile batterla. La Roma è stata brava  a recepire subito il calcio di Di Francesco, gioca sempre a viso aperto e ha analogie con noi. La Lazio è una sorpresa fino ad un certo punto, è dalla scorsa stagione che gioca bene. Ha qualità ed è complicato batterla. I più belli lo dico senza presunzione, siamo noi. Chi ci vede giocare si diverte e lo stesso capita a noi in campo. Avvertiamo un senso di allegria che ci dà energia. Cristiano Ronaldo da sempre è stato un esempio di professionalità incredibile. Il primo ad arrivare puntuale al campo e l’ultimo ad andarsene. Stare i squadra con lui mi è servito tanto. Lui non ha bisogno di allenarsi, ma dà sempre l’esempio a tutti. Non avrei mai pensato una volta arrivato in Italia di diventare il bomber spagnolo più prolifico della serie A e di superare i 52 gol di Luisito Suarez. Pure per chi come me è un ragazzo, rientra nelle leggende calcistiche del nostro paese e averlo battuto mi ha stupito e mi ha reso felice”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24