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Il Roma – ADL inferocito: un grande Napoli sono soddisfatto, fermato da scelte scellerate

Una vera e propria furia, Aurelio De Laurentiis, e non potrebbe essere altrimenti. Perché in un momento delicato, nella partita più importante della stagione fin qui, quella che avrebbe dovuto segnare una svolta in campionato, il suo grande Napoli di ieri sera è stato fermato soltanto da una scelta scellerata dell’arbitro Giacomelli. Sul calcio di rigore non c’è bisogno neanche di discutere, l’episodio risulta chiaro, così la pensa il presidente azzurro che si presenta rosso in volto davanti ai microfoni nella mixed zone del San Paolo: “A velocità normale quello è rigore tutta la vita,  ma il problema è dare la soddisfazione a chi ha dato l’anima, ai tifosi, fagli vedere attraverso il Var come sono andate le cose. Questa intoccabilità di Rizzoli e Nicchi ci dà estremamente fastidio”.

CONTRO GLI ARBITRI. E’ proprio con il designatore e con il presidente dell’AIA che ce l’ha De Laurentiis. Ci va giù duro, è davvero incontenibile, si sente derubato. “Qui il problema – prosegue il patron – è che io non credo che Rizzoli e Nicchi svolgano al meglio il proprio lavoro, loro diranno che non sta a De Laurentiis dirlo, ma io risponderò che io come gli altri presidenti di Serie A che provvedono all’esistenza della Serie B o della Serie C, dei loro sostentamenti, hanno il diritto di essere ascoltati. Altrimenti il signor Rizzoli e Nicchi si beccheranno gli 80 milioni di italiani che sono stanchi di questa supponenza e prosopopea”. Nel caos finale, oltre al rigore negato e al gol del pareggio di Ilicic, anche l’espulsione per proteste ad Ancelotti. Un gesto incommentabile per Aurelio: “E cos’è questa cafonata di un arbitro che butta fuori un signore come Ancelotti, fossi in lui me ne andrei da questo paesaccio dove gli arbitri non sanno arbitrare come in Inghilterra. Basta! Ci siamo stancati, siamo noi che finanziamo il calcio, senza di noi andrebbero a pelare le patate! Io ho il diritto, per i soldi che investo nel calcio, per il rispetto dei miei calciatori e dell’altra squadra, di vedere le immagini al Var, e poi i tifosi dove li vogliamo mettere? Questo calcio è assurdamente malato che non siete in grado di cambiare da 30 anni a questa parte”.

ANNULLATO UN GRAN MILIK. Il presidente continua a dirsi soddisfatto di quello che vede in campo, e proprio nel match di ieri non potrebbe essere altrimenti. Il piano tattico di Ancelotti è stato perfetto, con la tredicesima formazione diversa consecutiva ha ingabbiato l’Atalanta e messo la museruola al bel gioco di Gasperini. Avrebbe meritato la vittoria, anche soltanto per la scelta a sorpresa di confermare Milik, con un ruolo da 9 e mezzo, a venire incontro al gioco per poi buttarsi dentro e provare a concluderlo. Ce l’ha fatta, nella sua notte c’è stato il gol del 2-1, un altro divorato, tanto tanto lavoro utile ai suoi. L’uomo-copertina sarebbe stato lui, di certo si sarebbe presentato dinanzi alle telecamere per esprimere la sua gioia. Invece l’urlo liberatorio è stato strozzato da Giacomelli, dal VAR e da un errore che di certo si poteva evitare.

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Laureata in Digital Marketing, tifosissima del Napoli e con la passione innata per il Giornalismo Sportivo, Raffaella Nappo è una collaboratrice spontanea di MundoNapoliSport24.