L’ex capitano del Napoli Giuseppe Bruscoltti ha rilasciato un’intervista a Napoli.Repubblica. Ecco le sue parole: “Sono un po’ dispiaciuto che Marek Hamsik batta il record delle mia presenze, però il mio record con il Napoli non è paragonabile. All’epoca le squadre in A erano 16 e c’erano meno partite di Champions League. Poi io ho giocato 16 anni, lui solo 12. Non mi è piaciuto l’atteggiamento di Hamsik per la vicenda Cina. L’attaccamento alla maglia è diverso, io ho dato tutto per il Napoli. Io ho rischiato la vita per la maglia azzurra, sono sceso in campo con un’epatite virale e ho messo la testa su un avversario che stava calciando il pallone. Il mio amore per il club azzurro durerà in eterno. Se me lo chiedessero, premierei senza dubbio Marek hamsik, ma in questo momento dopo le polemiche per la festa del trentennale dello scudetto non ho rapporti con la società. Ero fiducioso per la sfida al Psg. Gli azzurri hanno ripetuto la stessa prestazione del match con il Liverpool. Peccato per il pareggio al 93′. Il Napoli è in credito con la fortuna in Champions League. Doveva avere 4 punti in più. Al ritorno bisognerà stare attenti, il Psg in attacco ha dei fuoriclasse che possono fare la differenza. Nel finale mercoledì uno di lor si è inventato la giocata. Insigne lo dico da tempo è il leader di questa squadra, nel nuovo ruolo si trova benissimo ed è un vero e proprio trascinatore. Ha tutte le carte in regola per diventare il nuovo capitano, ha temperamento e quando c’è da discutere con gli avversari non si tria mai indietro. Non gli darei la 10 di Diego, perché potrebbe essere un’arma a doppio taglio per lui. Meglio se continua a giocare con la 24. L’intuizione di Ancelotti per quanto concerne la sua posizione è stata grande e ha dimostrato di essere un grande allenatore. Ne ha avute pure altre e questi cambiamenti hanno giovato. Dopo lo scetticismo iniziale, bisogna fare solo i complimenti ad Ancelotti“.