Enrico Fedele, noto procuratore sportivo, è intervenuto in esclusiva ai microfoni di Mundonapolisport 24, soffermandosi sulla situazione del Napoli, dopo la vittoria col Verona. Ecco l’intervista integrale, a cura di Lorenzo Mancini.
Partiamo con una previsione per fine campionato: il Napoli dovrà stare più attento alla Roma o ancora sperare nell’aggancio alla Juventus?
Il Napoli deve semplicemente fare attenzione a se stesso, evitare brutte partite come quelle di Udine e riprendersi alla grande come ha fatto ieri col Verona. Se si gioca con la determinazione che conosciamo e che gli azzurri spesso hanno espresso, credo che il secondo posto sia più che sicuro.
Un pensiero alla gestione della rosa, da parte della dirigenza azzurra. Perché far giocare, seppur per pochi minuti, giocatori come Gabriel e Chalobah, che non sono di proprietà del Napoli, piuttosto che un Grassi, vero e proprio patrimonio azzurro?
Questa è una situazione molto interessante, nonché una domanda da porsi molto intelligente. Ce lo siamo chiesti in molti, ma credo che per ora sia solo una questione tattica. Evidentemente l’allenatore aveva bisogno di qualità di giocatori del genere, quindi per ora non ci vedrei niente di particolare, seppur questa rimanga una questione alquanto particolare.
Dal punto di vista tattico, secondo lei, è più la Juve che riesce sempre ad imporre il proprio gioco, o il Napoli che spesso sembra dipendere dall’approccio degli avversari?
Direi che nel calcio non esiste un tipo di gioco assoluto: esiste il gioco avvolgente e bello da vedere del Napoli, che è la migliore espressione del calcio italiano, poi c’è la miglior espressione del calcio “all’italiana”, ovvero quello della Juventus. I bianconeri riescono a ottenere grandi risultati con una grande qualità, con una difesa che non prende gol e con la capacità di saper gestire la pressione, elemento che a Napoli forse manca ancora del tutto.
Per la Champions League, obiettivo che come lei ha detto poco fa, sembra quasi acquisito, dove dovrebbe intervenire il Napoli sul mercato?
Sicuramente bisognerebbe intervenire a difesa e a centrocampo. ma in una grande squadra come quella azzurra, o non togli i pezzi migliori o la rinforzi. Altrimenti si deve mettere in piedi una diversa politica, una differente strategia aziendale. Non cedere i pezzi migliori e acquistare nuovi giocatori, non penso corrisponda alla strategia a cui pensa il Napoli. Gli azzurri devono seguire la propria strada e faranno un ottimo percorso anche l’anno prossimo in Champions.
Infine secondo lei, Higuain sta pensando di partire l’anno prossimo o vuole giocarsi ancora qualcosa l’anno prossimo in maglia azzurra?
Io sono abbastanza convinto che Higuain parta l’anno prossimo, certamente però ha voglia di lasciare un ottimo ricordo, qualora ancora ce ne fosse bisogno. Tra l’altro lui sta pensando al record personale che, nonostante la squalifica, credo possa raggiungere tranquillamente.
Lorenzo Mancini
