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“DasviTania”: ovvero il Mondiale secondo Tania Pagnotta (Giorno 19)

Bentornati a DasviTania, l’unica rubrica che mette i fiori nei vostri cannoni. Siamo ormai nel vivo di questa competizione, si delinea, man mano, il quadro dei quarti di finale del Matrioska Mundial. Dopo l’eliminazione della Spagna [pure là sono a lutto nazionale stretto, modalità Martirio, Calvario, Golgota (Cit.)]. In serata la sfida Croazia – Danimarca è finita ai rigori anch’essa, dopo l’1 – 1 dei 90 minuti regolamentari e un rigore sbagliato da Luka “George Clooney” Modrić. Singolare la lotteria dei rigori: errori, parate, esibizioni del portiere danese in stile Roberto Bolle. Tanto è bastato per far sì che la Croazia si qualificasse ai quarti per sfidare gli squarcionissimi padroni di casa della Russia. Qua, pare, si faccia sul serio. Oggi giornata di altri due ottavi: appena terminata la sfida tutta Centro – Sud America tra Brasile e Messico. Un Brasile più motivato rispetto a quello visto nei gironi, ove, diciamocela tutta, pareva la selezione dell’Arcivescovo. Con Douglas Costa e Marcelo ancora out (chissà se in terra russa è poi andato Giorgio Mastrota per risolvere il problema del materasso di quest’ultimo), i carioca si sono comunque imposti sul Messico per 2 – 0, col primo gol di Neymar “torta sbrisolona”, che continua, al primo mezzo tocco, a crollare a terra lamentandosi talmente tanto che le sue performance presto saranno proiettate duranti i corsi pre-parto alla fanciulle in gravidanza, su come NON fare sceneggiate alla Mario Merola durante il travaglio. Secondo gol a firma Firmino (gioco di parole, lo so). Vabbbbbene, Brasile che si qualifica e scansa, per la sua Nazione, il funerale di Stato. Messico che saluta il Mondiale comunque con la soddisfazione di aver sconfitto, all’esordio, i campioni uscenti e aver avuto il merito di fare sciogliere la tintura sui capelli di Joachim Löw. La sfida serale sarà un incontro affascinante e insolito: il Belgio (squadra per la quale tifo spudoratamente) del mio Ciruzziello Mertens amoroso dududadada e di quel pezzo di Marcantonio di Lukaku (evito di nominare tra i miei preferiti Fellaini perché non reperibile in quanto impegnato a favorire la nidificazione dei cardilli tra i suoi capelli) contro il Giappone che proverà la grande impresa, riuscita soltanto a Oliver Hutton. Mi spiace a priori per la Sushi Delegation ma io tifo Belgio in maniera svergognata. Anzi, per oggi vi saluto e vado a tingere dei colori belga un vecchio lenzuolo bianco del mio corredo e stasera lo sventolerò forte dall’alto del terzo piano di casa mia, a domani per i commenti al match e tante altre scemità.

Simona Cannaò

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