Home Senza categoria Piotr Zielinski: “Il Cristiano Ronaldo del Napoli si chiama Ancelotti”

Piotr Zielinski: “Il Cristiano Ronaldo del Napoli si chiama Ancelotti”

Il centrocampista polacco del Napoli Piotr Zielinski  ha rilasciato un’intervista esclusiva  a Salvatore Caiazza per il quotidiano Il Roma. Ecco quanto dichiarato: “Noi partiamo tutti da zero, io quando ero bambino tifavo Real Madrid e nella mia cameretta avevo il poster di Cristiano Ronaldo che è il giocatore più forte. Ora sono un po’ meno tifoso, speriamo che il Napoli possa battere lui e la Juventus. Sono convinto che questa squadra possa lottare fino in fondo per la Juventus come la scorsa stagione. Noi quest’anno abbiamo il nostro Cristiano Ronaldo che si chiama Ancelotti. Ora sto bene, è la prima volta che subisco un infortunio e pensavo che quello alla caviglia fosse grave. Mi sono infortunato mentre stavo andando a bere dell’acqua correndo con il mio pallone, è arrivata un’altra palla quando avevo tutto il peso sul piede e sono caduto. Il quel momento il dolore era forte, ma i medici mi hanno tranquillizzato.  Spero di essere prono pure prima della Lazio già dal match con il Liverpool. Sarri lo conosco da tempo, dai tempi di Empoli. La cosa più bella che ci ha lasciato è il gioco. Ma è arrivato un altro maestro e speriamo che con lui potremo alzare un trofeo. C’è rammarico di non aver vinto lo scudetto con 91 punti, non è mai successo, ma ora dobbiamo essere contenti di ciò che abbiamo fatto, del gioco espresso e del posizionamento in classifica generale. Sono cresciuto tanto e spero di crescere ancora di più. E’ un paragone bello quello che mi fece Sarri, ma per raggiungere il livello di De Bruyne, dovrò ancora  migliorare. Spero che questo Mondiale faccia crescere me e la Polonia, in Russia c’era un’atmosfera unica. Con il cambio di ruolo di Marek Hamsik si libera un posto da mezz’ala e spetterà a me dimostrare che sarò all’altezza di intraprendere questo ruolo visto che stiamo tutti forti. Al Mondiale ho interpretato tutti i ruoli del centrocampo. Arek ha fatto vedere quanto è forte, ma è stato condizionato dall’infortunio. Quando è entrato in campo regolarmente ha sempre dato il massimo e potrà segnare tantissime reti. Ancelotti ci ha dato in più la tranquillità, sa scherzare e dialogare con i giocatori. Appena è arrivato ci ha fatto cantare e queste cose fanno fare gruppo. A prescindere da ciò, in campo ci fa lavorare tanto e ci insegna tante cose. Per me è importante fare gol, anche se da centrocampista devo fare più assist, però gradisco  esultare. Non ho sentito parecchia pressione, ma in certi momenti si parlava molto di me, compreso in Polonia. So che devo migliorare molto. Io e la mia ragazza ci siamo ambientati molto bene, all’inizio come succede nelle grandi città ci spaventava il traffico, però mi sono ambientato molto bene. Di Napoli mi piace molto il cibo, il clima, poi a livello turistico c’è molto da visitare. Marek da centrocampista ha segnato parecchie reti e dire che non tira nemmeno i rigori e le punizioni, non sono tanti calciatori che hanno questa dote”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24