Oggi si è corsa la sedicesima tappa del Giro D’Italia caratterizzata dalle tante montagne da Rovetta a Bormio con un breve sconfinamento in Svizzera. Ai piedi della salita del Mortirolo si è formata una fuga di 26 corridori. Bilbao, Sanchez, Senni, Costa Mendes, Rolland, Woods, Dombrovski, Grosschartner, Hirt, Fraile, Berhane, Hernandez, Filorof, Bipkazakova, Anacona, Amador, Izaguirre, De Plus, Kruijswijk, Landa, Deignan, Henao, Kiryienka, Henao, Ten Dam, Rui Costa, Ravasi. Fuga che non prende molto vantaggio per la presenza dei compagni di squadra di Quintana. la vetta del Mortirolo viene lasciata simbolicamente a Sanchez in quanto la salita era dedicata a Scarponi suo ex compagno di squadra. La corsa esplode nell’ultima ascesa dello Stelvio in territorio elvetico quando partono Kruijswijk, Landa, Hirt. Il gruppo dietro tirato dai gregari degli uomini di classifica rosicchia qualche secondo. Ai piedi della salita si ferma la maglia rosa Dumoulin per un problema intestinale. Tra i big il primo ad attaccare è Zakarin. Seguito a ruota da Quintana, Nibali e Pozzovivo. Negli ultimi 19 km di discesa verso Bormio, Nibali percorre una discesa alla Valentino Rossi riuscendo a distanziare i favoriti della classifica generale e a portarsi da solo sull’ultimo fuggitivo di giornata rimasto Landa. Alla fine Nibali e Landa si giocano la tappa in volata, con il siciliano bravo a battere il basco regalando così all’ Italia la prima vittoria al Giro. Terzo arriva Quintana, quarto un bravo Pozzovivo. In classifica generale sia Quintana che Nibali recuperano tempo sulla maglia rosa Dumoulin.
Fonte foto:Sportmediaset.it
Claudio Gervasio