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Napoli, non solo il problema Garcia: può davvero essere Meret il portiere giusto per la squadra azzura?

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Davvero preoccupanti le prestazioni di inizio di stagione dell’estremo difensore friulano e i numeri lo confermano. La sua permanenza in futuro all’ombra del Vesuvio sembrerebbe ogni giorno meno scontata.

Un inizio di stagione difficile

Piove sul bagnato in casa Napoli. I 14 punti su 24 conquistati in campionato e le due sconfitte casalinghe ad opera di avversari alla portata come Lazio e Fiorentina pongono in serio pericolo la panchina del tecnico Rudi Garcia. Per ora fiducia in lui a tempo fino alla prossima sosta di novembre e dipendente dai prossimi risultati in campionato e in Champions. L’involuzione del gioco della squadra è però finora senza precedenti. Quasi nessun tifoso partenopeo si sarebbe aspettato in estate una tale debacle.

Dalla bellezza dello Scudetto alla bruttezza di un Napoli che, in quanto a prestazioni, sembra essersi teletrasportato temporalmente al periodo del secondo anno in panchina di Ancelotti.

Problema Meret e numeri

Una crisi nell’impostare un piano gara e nell’ottenere i conseguenti risultati che sembra aver colpito psicologicamente anche diversi singoli. E paradossalmente non è di movimento il calciatore azzurro che pare aver risentito di più di questa inversione di rotta. E’ infatti Alex Meret il calciatore più involuto sul piano delle prestazioni rispetto alla scorsa stagione.

Mai del tutto “accettato” come grande portiere dalla tifoseria e dagli addetti ai lavori, il numero uno friulano non sta attraversando affatto un buon momento, avendo inciso letteralmente in negativo ogni qual volta ci fosse stato bisogno di un suo intervento risolutore. In supporto possono arrivare i seguenti dati statistici. Tenendo conto delle prime 10 partite stagionali, Meret ha finora registrato solo 3 clean sheets, mentre ha incassato in totale 13 reti complessive su 26 tiri in porta degli avversari. Un gol subito ogni 2 tiri, in pratica. Numeri impietosi che confermano tutta l’insicurezza dell’estremo difensore azzurro.

Già perché il ruolo del portiere è complicato, ma una delle caratteristiche essenziali per svolgere al meglio questo mestiere è quello di essere un leader carismatico. E ad oggi e dopo ben 5 stagioni trascorse in azzurro, non sembra affatto che Meret abbia dimostrato tali qualità. I difensori tendono sempre ad arretrare per “paura” quando gli avversari puntano direttamente la porta ed anche in presa alta Alex dimostra diverse e gravi lacune, restando quasi sempre tra i pali e non bloccando praticamente mai la sfera in area piccola. Si capisce pertanto ora ancor di più l’importanza e l’impatto avuti dall’ormai ex Kim nella retroguardia dello scorso anno. Come mai, infatti, Meret non è rientrato tra i candidati al premio di miglior portiere della Serie A della scorsa stagione, nonostante sia stato il meno battuto del torneo?

Non sarà stato certo un caso il fatto che tutti i precedenti allenatori lo abbiano sempre considerato un secondo nell’avvicendamento col compagno di reparto. Un portiere che non ha mai dimostrato, salvo pochi casi durante la scorsa stagione, di meritare la titolarità a Napoli e a cui, lo scorso anno, è stato rinnovato il contratto di una stagione (fino a giugno 2024) perché non si riuscì a prendere l’ormai dimenticato Keylor Navas.

Un feeling mai scattato. Il ragazzo non sembra sentire la fiducia dell’ambiente ed avrebbe chiesto al proprio procuratore di guardare altrove, nonostante la società non sembra comunque aver voglia di procedere con il rinnovo. Situazione davvero complicata e allo stesso tempo sciagurata, dunque, per il Napoli. Il club si ritroverà nel mese di gennaio con l’attuale primo portiere libero di firmare a 0 per qualsiasi squadra e con Gollini in prestito e pronto a fare ritorno alla base al termine di questa stagione.

Una mancanza di programmazione che sta venendo fuori ora in tutta la sua portata e che preoccupa e non poco i tifosi.

Gianmarco Apuzzo

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Gianmarco Apuzzo nato a Napoli il 23/05/1993. diplomato nel 2012 al Liceo Classico Umberto I di Napoli e poi laureato con lode nel 2018 alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli. Grande appassionato di calcio (con particolare riferimento alle statistiche ed alla storia del calcio) e del Napoli è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24