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Europa League,Benitez e Gargano: “Pensiamo allo Young Boys, il fattore campo sarà determinante per noi!”

benitez Europa League 2Il tecnico del Napoli, Rafa Benitez, e il centrocampista azzurro Walter Gargano parlano in Conferenza Stampa dal centro sportivo di Castel Volturno, alla vigilia del match di Europa League contro lo Young Boys al San Paolo. Ecco quanto evidenziato:

GARGANO APRE LA CONFERENZA STAMPA: “Giochiamo in casa e il fattore campo è importantissimo, sono tre o quattro partite che giochiamo alla grande e dobbiamo continuare a giocare su questo livello, non è la Roma che ci ha detto che abbiamo giocato alla grande, ma anche in altre partite abbiamo fatto benissimo, ma non abbiamo avuto fortuna. Sono felice per Lorenzo Insigne, ha qualità è napoletano e sono contento per lui, se la tifoseria è un po’ arrabbiata con me è perché io sono andato via perché volevo giocare sempre, ma adesso io voglio il bene del Napoli e sto bene qui e sono felice. Sono cresciuto grazie alle esperienze che ho fatto non sono più il bambino del 2007 ora sono un uomo, anche il Napoli è cresciuto, che soddisfazione vedere questo Napoli che gioca così bene al calcio e sono soddisfatto, dobbiamo lottare su ogni pallone e dare il massimo sempre. Il nostro periodo no è dovuto solo ad un aspetto atletico, tanti tornavano dal mondiale e non stavamo al 100% perché non eravamo in condizione fisica ci dispiaceva, oggi però stiamo bene, e corriamo, il nostro leader non sono io ma è il mister Benitez il nostro leader, e giocatori come Maggio e Hamsik, io darò il massimo fino a quando avrò forza in corpo”. “Per me è stato difficile il ritorno perché i tifosi del Napoli sono così, quando sei al Napoli devi pensare solo al Napoli, e li capisco, per loro è un amore viscerale e quindi capisco che loro si sentano un po traditi da me, ma io sono legato a vita a Napoli, ho due figli napoletani e quindi la mia famiglia è napoletana e non c’è cosa più bella per me che tornare a Napoli e ritornare a giocare con questa maglia”. Su David Lopez? “Ha grande maturità ed ha una grande responsabilità, gioca con tanta personalità, non è facile giocare a Napoli e lui lo fa bene”.

LA CONFERENZA PROSEGUE CON RAFA BENITEZ: “Per me vuol dire che qualcosa sta cambiando e che la società sta cambiando, fare colazione assieme ci aiuta a crescere, quindi vuol dire che questa società vuole crescere e mi fa piacere. Contro lo Young Boys sarà difficile, sanno giocare al calcio, hanno una punta come perno di riferimento dell’attacco, ma noi daremo il 100% per portare il risultato a casa”. “Sono convinto che da qui a fine stagione possiamo fare un grande risultato sfruttando la rosa che ho di venticinque giocatori, cercheremo di farla crescere per arrivare alla fine e poter alzare qualcosa e vincere qualche obiettivo importante. Abbiamo sufficiente qualità e giocatori di livello per affrontare la stagione, quindi cambio giocatori per preparare la rosa per tutto l’anno e non solo per una partita, David Lopez e Michu (Ha un problema alla caviglia, lavoriamo con lui, ha voglia di giocare, vediamo tra due o tre giorni come sta). Hamsik non ci sarà, mentre Gargano si, però noi prepariamo la squadra per avere tutti lo stesso ritmo e il gioco. Possiamo ripetere dal punto di vista fisico la gara con la stessa intensità vista Sabato con la Roma, ma la difficoltà sta nel trovare spazio contro squadre che si chiudono, se tutti giocassero al calcio come la Roma allora sarebbe tutto più facile, ma non tutte le squadre giocano al calcio, se si difendono sempre, anche squadre come Real Madrid e Barcellona potrebbero trovare difficoltà, ma la nostra idea di gioco è valida per arrivare al top del calcio italiano e della classifica”. “Ci vuole “equilibrio”, quando una squadra attacca bene deve difendere allo stesso modo, e la tifoseria deve essere equilibrata sia quando vinciamo che quando perdiamo, non ho paura se i tifosi parlano di scudetto, ma sappiamo che ci sono squadre più forti di noi e proveremo a vincerle tutte”. Mercato? “Ora è presto parlare di mercato, manca un mese o due per parlarne, sappiamo cosa dobbiamo cercare ma dobbiamo aspettare”.

Dal nostro inviato a Castel Volturno: Cosimo Silva