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Entusiasmo a Dimaro! Hamsik, Colombo, Zapata, Mesto e Jorginho in conferenza stampa con i tifosi

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In Piazza a Dimaro sono intervenuti i calciatori del Napoli, Hamsik, Colombo, Mesto, Zapata e Jorginho hanno parlato della nuova avventura. Ecco le loro principali considerazioni:

Hamsik: “Voglio parlare della squadra, l’anno scorso non sono riuscito a dare il contributo che tutti si aspettavano ma il gruppo ha fatto bene lo stesso. Cresta? Ci metto cinque minuti per farla! Il calore dei tifosi per un calciatore è la cosa più bella che c’è, siamo grati ai nostri sostenitori”.

 Zapata: “Voglio restare in azzurro, la società deciderà il da farsi. Stiamo facendo un ottimo ritiro, c’è più intensità rispetto all’anno scorso. Il gol in Champions contro il Marsiglia non lo dimenticherò mai, è stata un’opportunità splendida che ho saputo sfruttare”.

Colombo: “Un tifoso mi ha fatto divertire, mi ha chiesto se i miei compagni mi chiamano zio o nonno! Il ruolo del terzo portiere è particolare, posso apportare anche il mio entusiasmo al gruppo. Ognuno nel gruppo deve portare qualcosa in più per riuscire a fare meglio dell’anno scorso. La sensazione è che non si stia percependo il cambiamento del ruolo del portiere, si tende a valutare solo la parata dimenticandosi di altre caratteristiche. Il portiere è ormai integrato nel gioco di squadra”.

Mesto: “L’infortunio dell’anno scorso è stato quello più grave da quando gioco, purtroppo è il conto da pagare dopo tanti anni in Serie A. Sapevo che l’unico modo per tornare in fretta era quello di lavorare duro, grazie agli sforzi con lo staff tecnico ci siamo riusciti. Benitez ha un carisma internazionale che apporta tanto alla nostra squadra, riesce a creare una grande armonia nel gruppo, che riesce a seguire alla perfezione le sue indicazioni. Il mister ha puntato l’anno scorso su tutta la rosa, al di là della retorica è riuscito a far sentire tutti importanti, davvero. Vogliamo migliorarci sia singolarmente che come squadra. Juve e Roma? Non abbiamo paura di loro, sono due grandissime squadre ma loro penseranno lo stesso di noi. Abbiamo la consapevolezza di non partire sconfitti con nessuno. 

Jorginho: “Ho sempre lavorato per giocare in un club a grandi livelli, non mi ha spaventato l’arrivo a Napoli, sono riuscito a farmi trovare pronto. Avversarie per lo scudetto? Credo che le più pronte siano Juve e Roma, ma dobbiamo affrontare tutti i nostri avversari al massimo per evitare di perdere punti. Mie caratteristiche da migliorare? Sicuramente a livello fisico, nel colpo di testa e nei contrasti. Una convocazione in Nazionale italiana sarebbe un sogno per me. Scudetto? Non dipende ovviamente solo da me, tutto il gruppo deve avere grande fiducia, cerco di dare il mio meglio per la squadra e per questi colori. Differenze tra il centrocampo a tre del Verona e quello a due del Napoli? Non è stato semplice, è un modulo diverso ma grazie all’aiuto del mister mi sono ambientato quasi subito. Le difficoltà con le piccole si verificano per una questione di motivazioni. Il fatto che il presidente blindi calciatori come Higuain e Callejon ci stimola a lavorare bene e dà forza a tutto il gruppo”. 

 

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