Cristiana Sinagra, ex compagna di Diego Maradona nei suoi primi anni a Napoli e madre di Diego Armando Maradona Jr., ha rilasciato una lunga intervista al Corriere del Mezzogiorno. Queste le sue parole sul Pibe de Oro, scomparso ormai quasi due anni fa, di cui ieri ricorreva idealmente l’anniversario del compleanno: “L’unica cosa che mi fa più soffrire e che avrebbe potuto godersi i nipoti, i figli e anche io avrei potuto trascorrere più tempo con lui. È morto dopo soli cinque anni che ci eravamo ravvicinati. Al compleanno voleva sempre Diego jr con sé. Spesso ci vedevamo in videochiamata, ci scambiavamo gli auguri e lui chiedeva perdono, lo faceva spesso.
Sulla sua morte aleggiano tanti dubbi e soprattutto ci sono inchieste giudiziarie.
“Non meritava di morire a 60 anni. Si faccia giustizia anche se non ce lo ridaranno indietro. Molta gente gli è stata vicino solo per i soldi e non per dargli amore. Lo hanno tradito tutti.”
Quando Diego è tornato a Napoli vi siete rivisti a cena e siete stati allo stesso tavolo.
“Il giorno prima a casa di Diego Junior c’era stato già un primo contatto, poi dopo anche attraverso videochiamate non mancava mai di salutarmi. Era come se il tempo non si fosse mai fermato: sono tornata a 30 anni fa con lo stesso affetto, dolcezza ed empatia.”
Suo figlio Diego ha cercato di godersi il padre in tutti i modi…
“Ha sofferto per tanti anni, poi se l’è goduto intensamente. Era sempre con lui: Dubai, Africa e tanti altri posti nel mondo.”
E’ riuscita a metabolizzare la sua morte?
“Penso di sì, anche se faccio fatica ad accettarla. Per tanti anni non ci è stato vicino, poi quando ha avuto il coraggio di chiamare il figlio è cambiato tutto. Ha chiesto sempre scusa per quello che aveva fatto. Voleva vedere la figlia di Dieguito, India, che assomiglia come tratti somatici alla famiglia Maradona. Diceva: «Lei è una Maradona pura». L’avrebbe voluta abbracciare, ci ha sofferto perché cercava amore e aveva un grande senso della famiglia. Molti hanno solo sfruttato la sua fama. Noi abbiamo cercato di dargli tutto l’affetto possibile, ma non sempre è stato facile. Ora non c’è più. Ma ogni suo compleanno sarà ricordato, ce l’abbiamo in mente ogni giorno.”