Riccardo Bigon, direttore sportivo del Napoli, si è presentato ai microfoni di Radio Kiss Kiss al termine della rocambolesca gara con l’Udinese: “La squadra ha dato tutto, sul 2-1 abbiamo avuto almeno 4 palle per raddoppiare, dopo il 2-2 abbiamo avuto una grande reazione. La quadra di Guidolin ha perso appena una settimana fa contro la Juve all’ultimo minuto, dimostrando di essere una buonissima squadra. Oggi partivamo senza Reina, Hamsik, Britos, Zuniga, mancavano tanti titolari. Ci sono state solo disattenzioni singole su situazioni singole, la squadra ha interpretato benissimo la partita.
Ormai conosco l’ambiente dove lavoro, dopo una sconfitta si guardano solo i lati negativi, ma va bene cosi. Dobbiamo migliorare nel gestire situazioni tese e complicate, non è la prima volta che quando le cose si mettono male non restiamo lucidi. Questa squadra si giocherà la qualificazione all’ultima partita, in un girone incredibile, rischiamo di uscire con 12 punti per la prima volta nella storia della Champions League”
A Mediaset Premium il ds azzurro chiarisce il silenzio stampa dei calciatori azzurri: “C’è amarezza negli spogliatoi, era una gara sentita. Ogni tanto va capita la scelta dei ragazzi, che in momenti poco felici non hanno voglia di parlare”.
“I fischi finali del San Paolo? Lo striscione della Curva B ci incita per mercoledì. I fischi fanno parte del gioco, ma sappiamo che i tifosi sono vicini alla squadra nonostante la delusione di questa sera. Tuttavia abbiamo sempre fatto bene, i fischi vanno accettati qualora non ci fosse impegno da parte di squadra e società. Il nostro club andrebbe invece elogiato, non ci lamentiamo nonostante le tante assenze. Abbiamo tante defezioni ma andiamo avanti, non possiamo fare altrimenti”.
