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Bazzani: “Troppo clamore sul Napoli”

L’ex attaccante Fabio Bazzani è intervenuto in diretta a TMW Radio, nel corso della trasmissione Stadio Aperto con Francesco Benvenuti e Niccolò Ceccarini: “Non è la classifica che immaginavo: il Milan è primo con merito, ma era impronosticabile alla vigilia. Per il resto niente di sorprendente, ci sta che la Juve abbia qualche difficoltà in più, così come l’Inter in alto non mi meraviglia. Napoli e Lazio si stanno riprendendo tra alti e bassi, l’Atalanta e la Roma son lì”.

Si aspettava queste difficoltà per Dybala?
“Deve ritrovare condizione fisica e continuità, questi infortuni iniziali gli hanno fatto pagare dazio. Normale che non sia però soltanto una questione di Dybala: è l’intera Juventus che ha faticato a trovare identità, cambiando tanti moduli e giocatori. Non sarà facile reinserirlo, ha perso un mese e mezzo proprio nel momento in cui la Juve si è ritrovata”.

Kulusevski seconda punta è soluzione che la convince?
“La può fare, con Ronaldo darebbero pochi riferimenti, attaccando spazi e profondità. Può fare la seconda punta ma anche l’esterno, è un giocatore da uno-contro-uno sugli spazi laterali ma ha anche struttura fisica per reggere l’urto”.

Le certezze del Milan stanno scricchiolando?
“Fisiologico dopo aver giocato diverse partite senza almeno quattro titolari, raschiando il barile ed inserendo dei ragazzi che già stanno facendo qualcosa di straordinario. Non me li aspettavo prima, non era facile dare continuità dopo l’ottimo periodo del post-lockdown. Hanno dovuto usurare molto gli stessi, e non sono in salute come un mese e mezzo fa: ogni squadra ha un periodo di flessione durante l’anno, qui si vedrà quanto sono pronti a reggere mentalmente il momento e stare nei piani alti. Bologna sarà una grossa insidia: il Milan non è al top, e loro se sono in giornata possono mettere in difficoltà chiunque”.

Lo scambio Dzeko-Sanchez ha qualche vantaggio per la Roma?
“Se dovesse andare in porto lo scambio, l’unico vantaggio che possono aver intravisto non è tecnico, ma ambientale. Molto probabilmente sono arrivati a voler fare certe cose perché sanno quanto siano ai ferri corti Dzeko e Fonseca, che ci sia poco margine di recupero. A quel punto meglio perdere qualcosa a livello tecnico ma mantenere l’ambiente coeso e dare forza all’allenatore. Sanchez non è Dzeko, è una seconda punta e dato che Fonseca spesso non vuole riferimenti, potrebbe anche starci. Ma senza lo scoppio di quel problema non si sarebbe mai parlato di questa operazione… Ora comunque leggo che non dovrebbe andare in porto”.

L’arrivo di Dzeko non andrebbe a scombinare qualcosa con Lautaro Martinez?
“Sicuramente Dzeko sposta, è ingombrante: inutile negarlo. Non dico che per Lautaro lo spazio vada a restringersi, ma potrebbe anche starci di vedere Dzeko e Lukaku assieme. Lautaro è comunque un calciatore importante: quando sei in certi club devi pensare solo a quello che puoi dare tu, le scelte le fanno gli altri”.

Al Napoli manca temperamento?
“Di certo gli manca quel pizzico di cattiveria mentale, quello che ti fa essere feroce sempre e saper reagire ad una Supercoppa andata male senza accusare il colpo. Questa comunque è una stagione anomala, giocando così spesso fai fatica a ricaricare, e secondo me tutto questo clamore intorno al Napoli è eccessivo, anche perché la Supercoppa è stata decisa soprattutto dagli episodi. Tempo tre giorni e hanno incontrato un Verona che è la peggiore quando sei così, ed hanno perso, ma poi hanno risposto di nuovo. Tenere sempre la spina attaccata non è facile, anche se è vero che il Napoli è bello da vedere ma se non al top lascia qualcosa per strada”.

Cosa ne pensa di Scamacca? Può diventare da Nazionale?
“Sì. Credo possa diventare crack per il calcio italiano: l’anno scorso nella mia esperienza da vice di Cosmi (a Perugia, ndr) l’abbiamo incontrato ad Ascoli, e mi ha impressionato per quanto è devastante. Tecnica su una struttura incredibile, va in profondità, calcia, ti fa salire… Giocatore forte, chi lo prenderà farà un affare, e se gli diamo tempo diventerà il centravanti della Nazionale”.

Quanto è danneggiato Favilli dagli infortuni nella sua crescita?
“Un giocatore così pesante soffre questi continui fastidi muscolari: per uno così è fondamentale giocare tante partite e trovare il passo. Gli infortuni ripetiti non gli hanno mai fatto dare gas, è sempre al 30%…”.

Fonte: Tuttomercatoweb.com

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Italo Napolitano, classe 2000,laureando in Filosofia, appassionato di calcio e giornalismo, attento alle vicende del calcio Napoli e del calcio campano, collaboratore spontaneo di MundoNapolisport24.