Il centrocampista del Manchester City Yaya Tourè ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta Dello Sport. Ecco le sue parole: “la cosa di Napoli che nel 2011 mi impressionò di più fu il pubblico. Un tifo caldissimo e spettacolare. Il San Paolo è uno stadio che non ti lascia indifferente, il sostegno del pubblico ti dà maggior carica pure per gli avversari. da calciatore del City non mi intimorisce, però mi preoccupa la carica che potrà dare agli azzurri nei momenti complicati, è un tifo che intimorisce. Da quella partita sono cambiate molte cose, all’epoca il City era appena tornato in Champions League e si stava mettendo in marcia per tornare a vincere uno scudetto e a mettersi in mostra pure in Europa. Gioco dal 2010 in questo club e per me è stato motivo d’orgoglio partecipare alla storia di questo club. la squadra azzurra pratica uno dei migliori calcio d’ Europa e nella partita d’andata è stato un onore poterli batterli. Il loro allenatore Maurizio Sarri è stato considerato un innovatore del calcio italiano e per ciò che ho visto è una definizione giusta, però tutto il Football italiano è da tenere in considerazione visto che l’ Italia ha vinto 4 Mondiali. In passato ho avuto diversi contatti con l’Italia, ma ho seguito strade diverse militando nel Barcellona prima e nel Manchester City dopo. In futuro mai dire mai. Nel Napoli mi preoccupano quattro giocatori in particolare. Insigne è un vero talento, poi Mertens, Hamsik che hanno esperienza internazionale e un campione del calibro di Pepe Reina. Per noi l’appuntamento di domani sera è importantissimo e l’atmosfera del san Paolo sarà un problema in più. Premetto che noi non siamo ancora qualificati, ma per il passaggio del turno secondo me il Napoli rispetto allo Shakthar ha qualcosa in più, ma gli ucraini hanno impressionato a Manchester. Jesus si sta adattando in fretta al calcio inglese ciò non è facile, ma ha talento e ha il futuro dalla sua parte”.
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