Home News SSC Napoli, cambiano gli interpreti ma la difesa resta sempre d’acciaio

SSC Napoli, cambiano gli interpreti ma la difesa resta sempre d’acciaio

La difesa del Napoli dimostra di essere ancora granitica. Nonostante le dolorose partenze in estate di Ospina e Koulibaly, la retroguardia azzurra ha per ora incassato solo 6 reti nelle prime 9 partite di quest’annata, migliorando addirittura i numeri difensivi registrati all’inizio della scorsa stagione.


“La nuova difesa del Napoli sarà un punto di partenza o di arrivo, i nuovi innesti saranno all’altezza dei predecessori?”, erano questi alcuni dei principali interrogativi posti da tifosi partenopei ed addetti ai lavori in estate. Non si può nascondere, infatti, che fino a pochi giorni dall’inizio del nuovo campionato, la preoccupazione e lo sconforto avevano pervaso la maggior parte dell’ambiente azzurro.

La politica economica/finanziaria attuata dalla società di De Laurentiis in vista della nuova stagione, volta a ridurre drasticamente il monte ingaggi della rosa, sembrava in procinto di minare quelle che erano state le certezze e le qualità che l’organico azzurro aveva mostrato di possedere durante la scorsa annata.

Il nuovo reparto difensivo centrale, in particolare, alla luce delle pesanti partenze dei propri leader, quali David Ospina e Kalidou Koulibaly, nell’ultima finestra di calciomercato, sembrava non poter reggere in alcun modo il confronto con quella dello scorso anno, principale punto di forza della squadra arrivata poi terza in classifica. Il Napoli infatti, alla fine dell’ultimo campionato, poteva vantare insieme al Milan la difesa meno battuta del torneo (appena 31 reti incassate in 38 giornate) ed era forse questo il particolare che incuteva maggiormente timore ai supporters partenopei, ossia la possibile perdita di una solidità difensiva e di un’intesa di reparto che si era cementata nel corso degli anni.

Tutti questi grandi interrogativi e dubbi si sono rivelati, tuttavia, per ora infondati: il neo comparto difensivo ha dimostrato, in questo primo scorcio di stagione, di sapersi muovere come un corpo solo e di essere, come la scorsa annata, la vera e propria arma in più dell’organico azzurro.


Davvero strabilianti i numeri fatti registrare dalla retroguardia partenopea fin qui. Nelle prime 9 partite disputate fin qui tra campionato e Champions, infatti, il Napoli ha sofferto appena 6 reti, migliorando così perfino i risultati conseguiti dalla difesa azzurra lo scorso anno: con Koulibaly e compagni il club di De Laurentiis incassò solo 3 reti nelle prime 7 di campionato (2 gol in meno rispetto a questa stagione), ma ne subì addirittura 5 nelle prime due gare di Europa League, per un totale di 8 gol al passivo.







Tutti gli ingranaggi del nuovo meccanismo sembrano funzionare alla perfezione. Rrahmani, che si presentava ai nastri di partenza come l’unica certezza del reparto, si sta confermando quel difensore continuo ed affidabile che la scorsa annata non ha fatto rimpiangere l’assenza del mai esploso Manolas, mentre lo stesso Kim Min Jae, giunto all’ombra del Vesuvio per sostituire in rosa Kalidou Koulibaly, uno dei più forti centrali della storia azzurra, si muove come un veterano che gioca da tempo in squadra (è tra i candidati scelti dalla Serie A per il miglior giocatore del mese di settembre).







Anche Alex Meret, minato nella fiducia dall’alternanza degli scorsi anni con Ospina e confermato come portiere titolare in questa stagione solo per il mancato arrivo di Navas, sta disputando un ottimo avvio di stagione. Il portiere del Napoli è al terzo posto nella classifica dei migliori estremi difensori della Champions con nove parate decisive nei 180 minuti contro Liverpool e Rangers, e sta facendo bene anche in campionato, dove ha dimostrato di poter essere ancora decisivo, specie nell’ultimo match con il Milan.

Continuerà questo nuovo blocco difensivo a non far rimpiangere ai propri tifosi gli ex senatori azzurri ed a sfornare prestazioni eccellenti per tutto il restante e lungo corso della stagione?


Gianmarco Apuzzo



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Gianmarco Apuzzo nato a Napoli il 23/05/1993. diplomato nel 2012 al Liceo Classico Umberto I di Napoli e poi laureato con lode nel 2018 alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli. Grande appassionato di calcio (con particolare riferimento alle statistiche ed alla storia del calcio) e del Napoli è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24