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Silva a Tele A: “Inter favorita ma ogni finale ha una propria storia. Pesano le assenza di Osimhen ed Anguissa, provate a togliere Lautaro e Calhanoglu ai nerazzurri. Ngonge è il nostro Thuram”

Cosimo Silva, direttore di MundoNapoliSport24, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di Tele A durante il programma “TGA SPORT SPECIALE SUPERCOPPA” alla vigilia della sfida di Supercoppa italiana tra Napoli ed Inter:

“L’Inter è la squadra favorita, sia per quello che sta facendo vedere in campionato sia per l’armonia creata da Inzaghi. Speriamo che la vittoria con la Fiorentina abbia aiutato gli azzurri ha trovare la quadratura di gioco che potrebbe sistemare le cose. Ogni finale ha una storia da raccontare o da vivere, tutti i tifosi del Napoli si augurano di raccontare una storia azzurra. Parte in vantaggio l’Inter, anche se speriamo che i partenopei arrivano al traguardo”.

“11 anni fa Mazzarri ha perso la Supercoppa a Pechino, chi l’avrebbe mai detto che avrebbe riavuto una nuova possibilità con una squadra cosi. Un peccato non avere Osimhen ed Anguissa che avrebbero equilibrato la gara”-

“Di Lorenzo ha parlato da capitano, giusto parlare di fiduciosi visto che siamo i Campioni d’Italia. 3-0 del campionato è stato bugiardo. La vittoria con la Fiorentina è stata una vittoria di gruppo, bisogna cavalcare questa fiducia. Bisogna puntare sui calciatori come Simeone e Zerbin. Zielinski ha grande qualità e farà il suo dovere anche se è difficile giocare contro il tuo futuro club. Il rendimento non potrà mai essere come quello di Lobotka o Cajuste”.

“Nella catena di destra sono stati bravi i giocatori in fase difensiva e offensiva. Bene Lobotka e Cajuste, Kvara ha dato la possibilità di aprire spazio a Simeone come l’occasione del gol. Potrà essere riproposto il 4-3-3 e magari cambiare il modulo mettendosi a specchio con Zerbin a sinistra”

“Anche per Spalletti sarebbe stato difficile ripetersi, anche da febbraio scorso eravamo in calo vincendo partite per il rotto della cuffia. Eravamo già in caduta, se non avessimo avuto quel vantaggio non vi so dire se avremmo vinto lo scudetto”.

“ADL si è ricreduto sul modulo, ha fatto un passo indietro fidandosi di Mazzarri. Walter ha lasciato un po’ di dubbio sulle sue dichiarazioni passate sul Napoli di Spalletti. Penso che si continuerà con il 3-4-2-1”.

“Mourinho non mi fa impazzire. Dovunque è andato ha portato trofei, come a Roma, la qualità c’è. ADL può essere abbagliato dal piano Champions, sbagliato parlare del portoghese alla vigilia della finale di Supercoppa. Già da domani ADL potrebbe cambiare idea. Ci sono molti allenatori come Thiago Motta, Palladino e la prima scelta Antonio Conte nonostante la concorrenza. Lui era presente a Torino dimostrando un po’ di interesse e il buon rapporto umano con ADL. De Rossi come Mazzarri alla prima, con la finale di domani scatterà la scintilla che ci riporterà al quarto posto. In due giorni un allenatore non può impostare le sue idee di gioco”.

“Il Napoli ha gli uomini per fare la differenza o giocare a specchio con l’Inter. Ngonge può essere una variante a gara in corso, visto le qualità tecniche potrebbe essere l’ago della bilancia, è il nostro Thuram. Zerbin l’ho visto maggiormente letale sulla fascia ed ha fatto il Maggio della situazione con tagli in area e fastidio agli avversari”.

“Gollini sta acquistando sicurezza, contro la Fiorentina fondamentale nelle uscite e impostazioni di palla velocizzando l’azione rispetto a Meret. Sul calcio di rigore ha dato un po’ di soggezione a Meret già con la sua fisicità. Incide molto il portiere in finale”.

“Chissà se Mazzarri non faccia il Di Matteo del Chelsea in una squadra in una zona fuori Champions vincendola giocando male e qualificandosi alla prossima stagione. Il Napoli ha molta qualità ma deve trovare un po’ di equilibrio. Contro la Salernitana una squadra priva di 12 calciatori. Togliamo 2-3 pedine all’Inter non sarebbe la stessa squadra. Gli azzurri hanno avuto sempre assenze importanti”.

“Mazzarri è un allenatore intelligente e si giocherà una grande occasione per la sua carriera, sarebbe importante portare un trofeo del genere. Non stravolgerà la squadra, avrò la possibilità al 4-3-3 con i cambi se ne avrà bisogno”.

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Matteo Merolla nato a Napoli. Diplomato in Economia, appassionato di calcio e giornalismo, collaboratore spontaneo di MundoNapolisport24.