Home Calcio Serie A Serie A tra algoritmo e quarantena: il calcio inizia in anticipo…

Serie A tra algoritmo e quarantena: il calcio inizia in anticipo…

SSCNapoli.it

Venerdì 12 si inizia con la gara Juve-Milan di Coppa Italia. Il ministro Spadafora insiste per il calcio in chiaro. Confermata l’intenzione di rinunciare ai playoff.

Le due semifinali di Coppa Italia sono state anticipate al 12 e 13 giugno per concedere un giorno in più alle squadre che avranno tanti impegni ravvicinati, club bravi a lamentarsi ancor prima di iniziare. L’annuncio del ministro dello Sport Spadafora, dopo il via libera di un altro ministro, Speranza della Salute, chiarisce l’ultimo enigma del calendario. Juventus-Milan si giocherà venerdì prossimo, Napoli-Inter sabato sera. Il calcio riparte un giorno prima. E mercoledì 17, si assegnerà il primo titolo dopo i duri mesi di lockdown.

Sul campionato, che si riaccenderà il 20 giugno con Torino-Parma restano invece diverse ombre, la più minacciosa è la quarantena, che per il momento non cambia e in caso di positività all’interno di una squadra la blocca per due settimane. In questo senso l’incontro tra Gravina, presidente della Figc e il ministro Speranza, non ha sortito effetti. Non ci sono le condizioni per accorciarla o modificarla. Gravina se lo aspettava e ci riproverà tra una decina di giorni, nella speranza che la curva dei contagi continui ad abbassarsi. Intanto la Figc ha studiato una norma anti furbetti: chi non rispetterà i protocolli sanitari rischia grosso, sino all’esclusione dai campionati. Tutto si gioca sui tamponi: guai a chi non li fa e a chi può avere in animo di non denunciare eventuali positività.

Intanto ha preso forma il piano B. Nel vertice con le componenti, il presidente federale ha confermato l’intenzione di rinunciare a playoff e playout nel momento in cui la serie A riaccenderà i motori, andando incontro alla Lega. Si è parlato invece e tanto del ormai famoso algoritmo. I club volevano la semplice media punti, la Figc ha proposto la media ponderata: ai punti già ottenuti dalle singole squadre si aggiungerebbe la media punti casalinga e quella in trasferta. Senza tenere conto dei gol, né fatti, né subiti. L’algoritmo resta il brutto del calcio: la fredda aritmetica non tiene conto dell’imprevedibilità del pallone. Ma Gravina non si ferma. Se non si arriva in fondo, bisogna cristallizzare la classifica, senza assegnare lo scudetto, ma decidendo le squadre che andranno in Europa e quelle che invece retrocederanno in B. «L’algoritmo non può essere la soluzione», fa sapere il romantico Moratti, ma la Lega in assemblea potrebbe benedire i criteri della Federcalcio in attesa del Consiglio federale di lunedì.

Il fondo salva calcio è la migliore notizia della giornata. Un progetto straordinario da 21 milioni e 700 mila euro così suddivisi: sino a 5 milioni andranno alla serie B (pronta a ripartire), alla Lega Pro (che vorrebbe fare playoff e playout ma è ancora da stabilire come) e ai Dilettanti. Sino a 3000 euro a calciatori, tecnici e preparatori. 700 mila euro sono destinati alla Divisione femminile per portare in fondo la serie A. Ma i club sono spaccati: soltanto 5 (su 12) sono favorevoli alla ripartenza. Decisione lunedì in Consiglio federale. Capitolo tv. Il Consiglio di Stato ha ribaltato la sentenza del Tar, confermando il provvedimento dell’Antitrust che impediva a Sky l’esclusiva delle partite sul web.

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Giornalista Sportivo, collaboratore della testata calciomercato.com. ex direttore del nightime magazine, Agente FIFA con una grande passione per il calcio e per il giornalismo, attualmente ricopre la carica di Caporedattore della testata MundoNapoliSport24