Home Copertina Sarri: “Spero che questa squadra possa vincere qualche trofeo”

Sarri: “Spero che questa squadra possa vincere qualche trofeo”

Dal teatro di Folgarida hanno risposto alle domande dei tifosi azzurri Sarri, Allan e Insigne.

Ecco le dichiarazioni di Sarri: “Per noi allenatori, è facile sbagliare una scelta nell’arco di una stagione. Abbiamo fatto fatica a trovare la soluzione dopo l’infortunio di Milik. Poi Mertens nel suo ruolo ci ha risolto parecchi probòemi. Il compromesso che si deve trovare con il presidente De Laurentiis è quello di lasciarlo parlare, perché poi il giorno dopo si rilassa. Non so se sarò il Ferguson del Napoli. Come durata di contratto potrei paragonarmi a lui, ma non mi interessa fare il manager, perché io sono un uomo di campo. Comunque vada a finire, nessuno mi toglierà la soddisfazione di essere stato su questa panchina. In Italia poi abbiamo una concezione di calcio diversa da quella inglese. Io di solito non parlo di mercato, sono in contatto sempre con Giuntoli che è un grande direttore sportivo. Mi fido ciecamente di lui pure quando mi compra calciatori che io non conosco. Io di mercato non mi occupo, pure perché non ho vaste conoscenze di tutti i giocatori. Io mi preoccupo di sfruttare al massimo le potenzialità  dei giocatori che mi danno a disposizione. Poi il Ds Giuntoli sa cosa ci serve. Tra fare il banchiere e l’allenatore, tutte e due i mestieri sono complicati. Dalla torre butterei giù Rizzoli perché è quello che mi ha fatto soffrire di più. Come squadra noi le difficoltà le abbiamo in carenze e non in abbondanza. Nella prossima stagione spero di poter disputare più di 50 partite l’anno. Cambiare il modulo con il reparto offensivo più forte della serie A è stupido, certamente lo potremo cambiare a partita on corso come è successo nella stagione 2015-2016. magari dovremo  migliorare qualcosa in difesa per subire meno gol. La base di partenza sarà sempre il 4-3-3. la Var non mi convince ancora, poi si sta sperimentando ancora e i primi test non sono stati positivi. Poi al momento della designazione, vorrei sapere i noi di chi guarderà il tutto. Ounas non lo conosco molto bene, dai filmati che lo scouting mi ha fatto vedere, è un giocatore ideale per svolgere il ruolo di esterno destro.  Nella scorsa stagione con le piccole abbiamo peccato in continuità, però mi sembra che ora la squadra sia migliorata dal punto di vista dell’applicazione e nella testa. In Europa è difficile trovare centrali forti come Bonucci, io penso che Tonelli e Maksimovic ci potranno dare una grossa mano. Il paragone con Vinicio mi inorgoglisce molto. Per me lui è stato un innovatore e praticava un calcio diverso da quello odierno. Tonelli terzino destro per me non è una novità, anche se poche volte ad Empoli aveva giocato in questa posizione. Mi auguro pure che Ghoulam possa rinnovare il contratto, per noi è un giocatore molto importante. L’ anno scorso dopo la Coppa D’Africa ha sofferto e l’ho fatto riposare per due o tre partite, poi si è ripreso sul finale di stagione. A Madrid non mi ricordo perché non abbia fatto giocare Allan, feci giocare Diawara per una questione tecnica. Non esseno sicuri di  avere il pallino del gioco, ho schierato lui perché ha qualcosa in più nell’interdizione rispetto a Jorginho. Per noi è difficile giocare con le squadre chiuse dall’inizio di partita, non nell’ultimo quarto d’ora. Quando sono arrivato a Napoli nel post Benitez, ho trovato una squadra già collaudata nel suo sistema di gioco, ho cercato solo di migliorarla dal punto di vista difensivo e adoperando alcuni accorgimenti. Poi sono sicuro che con un altro allenatore, non sarebbero mai arrivati i campioni del Real Madrid. Pure io come tutti i tifosi azzurri spero che questa squadra possa vincere qualche trofeo. Il preliminare di Champions League storicamente è difficile per tutte le squadre italiane, negli ultimi otto anni solo due squadre si sono qualificate”. Infine Sarri rivolge una domanda ad Allan: “Come ti vedi con questo biondo”?E il brasiliano risponde ironicamente: Quando mi guardo allo specchio sembro un attore americano, mi sento bello”.

Poi prende la parola Allan. Ecco le sue dichiarazioni: “Abbiamo un centrocampo forte con tanti giocatori di qualità, fra qualche anno potremo avere un centrocampo più forte dell’intera serie A. Adesso stiamo lavorando per raggiungere un livello molto alto, nel nostro spogliatoio c’è tanta energia, abbiamo voglia di svolgere un bell’anno. Lo scudetto è il sogno di tutto il gruppo, vogliamo dare continuità per quello che è stato fatto nella scorsa stagione. Dovremo pensare partita dopo partita per raggiungere un grande traguardo. E’ importante in una grande squadra avere una rosa ampia, non sono preoccupato di perdere il posto da titolare. Nel campionato di serie A, tutte le grandi squadre sono difficili da battere. Albiol è un grande difensore, così come tutto il reparto difensivo  e penso che ci possa dare una grossa mano”.

Per ultimo prende la parola Insigne. Ecco le sue dichiarazioni: “Mi ricordo che nel primo ritiro che ho svolto con il Napoli, noi giovani parlavamo con voi tifosi. Per i ragazzi della primavera svolgere il ritiro con la prima squadra è molto importante. Da piccolino per arrivare a grossi livelli ho fatto tanti sacrifici. Per esempio quello di non fare tardi il sabato sera andando a letto presto prima di giocare la partita la domenica mattina, oppure lavorando per aiutare  la famiglia andando il pomeriggio agli allenamenti. Il sogno di tutti dai tifosi al Mister è quello di vincere lo scudetto. Dobbiamo ripartire dalla base creata nella scorsa stagione per poter fare bene quest’anno. Io cercherò di dare il massimo in ogni partita per centrare il sogno tricolore. Per essere bravo nel mio ruolo, bisogna lavorare duramente. Sapevamo che quella di Madrid  fosse una partita difficile. Non ho pensato di aver già vintoi l match dopo il mio goal e quella sconfitta ci è servita. Io all’inizio ero nervoso perché non segnavo, poi mi sono sbloccato e sono cambiato. Voi tifosi vedete solo l’attaccante quando segna, ma io mi sono impegnato pure in fase difensiva. Poi l’importante non è chi segna, ma la squadra che vince. Io prometto di dare il massimo in ogni partita. Come ho detto fin dal primo giorno per me da napoletano ogni partita giocata al San Paolo mi provoca un emozione bellissima. Non so se sia una scelta della società bianconera quella di far perdere tempo ai giocatori della Juventus. reagire con aggressività non è stata una richiesta del Mister, ma a noi certi atteggiamenti in campo non vanno giù”.

Fonte foto: SSCNapoli.it

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24