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Roberto Inglese: “La prossima settimana tiferò Napoli e City”

L’attaccante del Chevo Verona di proprietà del Napoli Roberto Inglese ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta Dello Sport alla vigilia di Inter-Chievo Verona. Ecco le sue parole: “Al Chievo è come se fossi in famiglia, Campedelli ci tiene tanto alla squadra. Pure quando il Bentegodi è vuoto, lui la carica te la fa avvertire lo stesso. Dopo cinque anni di  prestiti, ho capito che fosse il momento giusto per stabilizzarmi in questa piazza. Alla fine della mia carriera ci ritornerò sicuramente. Non ho vergogna nel dichiararlo, ma sono uno che si commuove facilmente. Ho pianto solo di dolore a Carpi quando mi uscì di nuovo la spalla, la prima fu a Pescara e a Lumezzane quando mi ruppi il perone. Sono uno che prega sempre generalmente tutte le sere, prima delle partite bacio un rosario in legno che mi regalò mia nonna. Mi sono sentito da Serie A a fine stagione scorsa quando a 25 anni sono andato in doppia cifra. Sono uno che non ha mai sbroccato quando non trovava spazio. Prima di studiare l’inno della Champions League, l’avevo sentito un miliardo di volte. Quando ci sta alzo al massimo il volume della tv. Una volta l’ho fatto quando stavo pure con Elena la mia ragazza, all’inizio non sapeva cosa fosse, poi l’ha imparato pure lei. Penso che deve essere esagerato sentirla in campo. E’ vero che quando suona al San Paolo tremano tutti i quartieri? La prossima settimana tiferò per gli azzurri e ance per il City. Il mio Napoli l’ultimo giorno di mercato è salito alle ore 19.00 della sera, il mercato chiudeva alle ore 23.00 e bisognava fare in fretta. Dal giorno dopo non ci ho pensato più sono stato bravo a concentrarmi sul mio lavoro. Come fece a Carpi e penso che Giuntoli abbia creduto in me proprio per questo. Molti mi hanno detto se dovessi andare la facile, ti metteranno la palla sui piedi, la verità e che ti dovrai saper allenare con loro. Quando mi sono allenato con Insigne ho capito che la funzione come un’orchestra e se stoni tu, tutta la musica non esce bene. Stop e passaggio tutti in 11 e per questo che ti rubano il tempo. Per vedere questo calcio, devi vedere solo Napoli City. Io sono pronto per quest’avventura”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24