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Resp. Ticketone Bardelli: “Spero che la FIGC vari il protocollo per regolamentare gli spettatori entro il 22 agosto”

Napoli-Atalanta

 Amedeo Bardelli, Responsabile dell’Area Sport di TicketOne è intervenuto ai microfoni di Radio Marte durante la trasmissione “Si Gonfia La Rete“. Ecco le sue parole: “I tifosi per la Finale di Coppa Italia? Non mi sono emozionato. Mi emozionerò quando vedrò uno stadio pieno e la folla che urlerà. Quando si tornerà alla normalità allora mi emozionerò. C’era qualcuno ma non era la stessa cosa. Quando rivedremo i tifosi? Li rivedremo agli Europei, non per l’ultima giornata di campionato, lo escluderei a meno di miracoli. Ci sono tante cose che possono entrare in ballo ma oggettivamente c’è anche la data del primo giugno, che è quella da rispettare. Ciò che è stato fatto adesso è stato una sorta di test.

Ci sono stati gli Internazionali di tennis che hanno portato circa 20.000 persone al Foro Italico a Roma senza tampone, si presentava un’autodichiarazione dei tifosi che si sono comportati in maniera perfetta. Martedì invece si è dovuto effettuare il tampone. C’è da capire il protocollo per entrare allo stadio con il 25% della capienza. Noi stiamo proponendo soluzioni più o meno complicate, ci dovremo un po’ adattare tutti in un periodo che andrà dalle amichevole estive al resto.

Protocollo per il 22 agosto? me lo auguro, sarebbe importante che la FIGC e la Lega Calcio comincino a lavorare su questo, mi auguro abbiano già delle idee, io non le conosco ma noi ne abbiamo diverse, ci stiamo alacremente dando da fare per dare soluzioni alle società di calcio nostre clienti. Questa è la strada che seguiamo. Poi chiaramente i protocolli ufficiali vengono decisi da Federazione e Lega. Non condivido molto il discorso di comprare il biglietto e poi fare il tampone: tutte le cose devono farsi prima di acquistare il biglietto. Ora ci sarà il Green Pass, i tifosi hanno una Fidelity Card, così si può entrare allo stadio. Le soluzioni ci sono, basta darsi da fare e orientarsi.

Il biglietto per ieri era 20 euro e in più dovevano fare obbligatoriamente il tampone. Bisognava utilizzare un app per fare il tampone in un centro convenzionato per poi essere autorizzato. I tifosi non sono stati scelti, chiaramente ogni società aveva i suoi fidelizzati e chiaramente questi hanno avuto la priorità. Rischio sovraprezzi? Io credo di no, si tenderà più che altro a mantenere tutto ai livelli conosciuti. Tra l’altro non so quello che faranno le tifoserie organizzate. Le curve avevano dichiarato più volte che torneranno allo stadio solo quando ci saranno le riaperture totali. Credo che alla fine questa sia l’indicazione delle tifoserie organizzate. Per il resto non credo che i pezzi cambino.

Sono contrario al fatto che la gente si debba sottoporre al tampone. Se una persona ha avuto il COVID-19 l’ha avuto, chi si è vaccinato si è vaccinato, altrimenti si fa una certificazione, si mette la mascherina e si sta attenti. Ricordiamoci quanto abbiamo sofferto chiusi in casa e con le limitazioni. Se tutti se ne rendono conto ci saranno le precauzioni del caso. Tamponare tutti mi sembra alquanto una forzatura. Le autocertificazioni ci saranno e continueranno a esserci, però dobbiamo essere più smart”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24