Home Calcio Serie A Spalletti alla vigilia di Fiorentina – Napoli: “Ronaldo: Chi non vorrebbe allenarlo?”

Spalletti alla vigilia di Fiorentina – Napoli: “Ronaldo: Chi non vorrebbe allenarlo?”

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In diretta dalla sala stampa del Konami Training Center. Tra pochi minuti prenderà la parola mister Luciano Spalletti, alla vigilia di Fiorentina-Napoli, gara valida per la terza giornata di Serie A. Seguite con noi la nostra live.

Nella sua straordinaria collezione di maglia una del Napoli di Cristiano Ronaldo le piacerebbe? “Chiunque vorrebbe avere le maglie che ha indossato Cristiano, di tutte le squadre dove ha giocato. Se avesse giocato anche al Napoli avrei anche quella li. Se io allenerei volentieri Cristiano Ronaldo? Quale allenatore rinuncerebbe a questa cosa da portarsi dietro per tutta la vita, da raccontare. Se si va fuori da quelli che sono gli spazi da riempire per voi, non c’è nessuna trattativa. Il presidente mi ha detto che al momento non c’è nulla di vero. Restiamo realisti e prendiamo in considerazione le cose che possono accadere. Mancano pochi giorni alla chiusura del mercato. Poi bisogna sentire Giuntoli, al momento nulla di concreto”. Poi su Osimhen: “E’ uno di quelli che può essere sempre acquistato da un grande club. Magari domani si sveglia uno sceicco e decide di comprarlo. Il rischio della distrazione del mercato con i calciatori del valore di Osimhen si corre sempre, perché sono calciatori top”.

Sul mercato: “Io sono sempre soddisfatto, abbiamo vinto queste partite con chi già avevamo. Con il mercato aperto può sempre partire qualcuno mentre qualcun altro arrivare. Quindi siamo sempre connessi al calciomercato“. Su Meret: “Ha fatto due grandi partite. Abbiamo preso un portiere di riserva forte, sveglio. Quindi siamo apposto”.

Questa settimana si insisterà sulla stessa formazione delle prime due: “Più o meno si, perché poi ci sono situazioni che vanno conosciute, che permettono di avere ancora più benzina nelle gambe agli altri che sono arrivati. Ci sono dei giocatori che ci permettono di fare dei cambi subito, senza aspettare che le partite siano ravvicinate. Ci sono giocatori che si sono allenati dall’inizio con le proprie squadre, come ad esempio Raspadori che può essere scelto”.

Quali possono essere le differenze tattiche tra Osimhen e Cristiano Ronaldo: “Innanzitutto non è uno scambio tra i due calciatori. Poi quando si parla di campioni del genere, come Cristiano Ronaldo, che ha qualità per potere stare in qualsiasi posizione in campo, che fatto più gol di tutti, che ha vinto Champions, il problema non sussisterebbe. E’ uno che le risolve da solo le partite. In questo momento dobbiamo prendere le cose che abbiamo. Osimhen ora è quello che deve fare il protagonista”.

Su Ndombele: “Nonostante si sia allenato un po’ a parte, ha fatto vedere di essere abbastanza in condizione. I dati dell’amichevole con la Juve Stabia ci dicono questo. In lui è visibile la modalità di gioco moderna, questa anticipazione del passaggio, il rendersi conto di dove va giocata la palla. Ci verrà comodo”.

Sulla gara di Firenze: “La Fiorentina ormai fa parte di quel condominio di cui abbiamo parlato spesso l’anno scorso. Italiano ha dimostrato di fare il suo lavoro in modo perfetto. Ci hanno messo in difficoltà nelle 3 partite dell’anno scorso. Hanno impatto fisico, è una squadra che ti viene addosso. Per noi diventa fondamentale muovere la palla per creare degli spazi, per prenderci poi i nostri vantaggi su questi spazi che si creano. Hanno questo modo di venirti a marcare che è difficile. A me la mia squadra sembra in grande condizione, così come la Fiorentina che ha meritatamente trovato l’accesso ai gironi della Conference. Il mio ricordo di Firenze è una roba da strappacuore tutte le volte che ci penso. Andavo sempre a vedere la Fiorentina in curva, a sventolare le bandiere. Da bambino ho sempre tifato per la Fiorentina. Ho tanti amici lì, come quello che mi accomoda le biciclette e mi manda messaggi, prendendomi in giro quando vince le partite. Sarà emozionante trovare il ricordo di Ciccio Rialti in conferenza stampa, una grande persona, che avrà sempre quello spazio lì”.

Sul momento di Fabian e se ci sono gerarchie stabilite per la porta: “Se lei fosse un giocatore del Napoli, mi confronterei anche con lei. Io mi confronto con tutti nella mia squadra. Sicuramente Fabian non sarà felicissimo, però poi nel confronto e nel dialogo ce le siamo dette due cose. Per quanto riguardo i portieri, scorrono le settimane, poi si fanno delle valutazioni. Il portiere ormai nel calcio moderno è un ruolo come gli altri. Ovvero che si può cambiare di partita in partita. Per quale motivo un calciatore deve essere sicuro titolare? Per quale motivo un giocatore per essere valutato deve giocare per forza 5 partite? Magari me ne fa perdere prima 4. Tu hai 5 minuti in allenamento a disposizione per farmi vedere che devi giocare in partita e se sbagli quelli non giochi. E’ valutabile tutto, anche il ruolo del portiere”.

Sull’atteggiamento da avere con la Fiorentina: “Mi aspetto lo stesso atteggiamento. Dei miglioramenti sull’impatto fisico. In questo calcio moderno sarà commesso qualche errore in più. In questo continuo attaccare e difendere si potrà vedere qualche leggerezza, colmata dall’impeto dell’intervento di un giocatore. Si corrono più rischi. Si va più a sventagliare la palla da una parte all’altra, per cui dalla mia squadra mi aspetto anche di vedere delle cose che già ho visto nelle partite precedenti. Hanno fatto delle cose molto bene, se si possono riportare nelle prossime partite è sempre un vantaggio. Quella di costruire dei cervelli che ragionano e che poi vanno a prendersi i vantaggi in qualsiasi situazione di gioco”.

Sugli errori da non ripetere: “Quegli errori come l’anno scorso che poi ci hanno fatto perdere il risultato. Bisogna stare attenti a permettere che non avvenga nemmeno quell’episodio lì. Bisogna rimanere accesi sempre. Con queste squadre che hanno ancora più qualità, ce ne vuole ancora di più. Sarà il particolare a fare la differenza”.

Terminata la conferenza stampa pre gara. Diversi i temi toccati, quello principale, ovviamente, è stato Cristiano Ronaldo. Sul portoghese mr Spalletti ha dapprima sviato con un sorriso ed una battuta, sull’avere la maglia azzurra di Cristiano nella sua ricca collezione di maglie. Ammettendo, poi, il piacere di poter allenare un campione del genere. Tuttavia al momento non c’è nulla di concreto. Vedremo l’evoluzioni nelle prossime ore, il gong che segnerà il termine del calciomercato, del resto, è lì dietro l’angolo..

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Valerio Vitale, Aspirante Giornalista Sportivo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24