Home Copertina Live Luciano Spalletti in conferenza stampa: “Vogliamo giocarci la nostra chance”

Live Luciano Spalletti in conferenza stampa: “Vogliamo giocarci la nostra chance”

Luciano Spalletti

L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti ha presentato in conferenza stampa Napoli-Milan di domani sera ore 20.45. Ecco le sue dichiarazioni: “Ma chi sta meglio questo non lo so, lo dirà la partita, noi per quanto riguarda stiamo al meglio possibile. Noi siamo al top di quello che sono le nostre possibilità per giocare questa partita. Noi da un punto di vista di percorso entrambi i club hanno avuto parecchi infortuni e hanno dovuto mettere parecchie cose apposto. Sono stati bravi a contagiarsi i giocatori non solo di Covid-19(ride Ndr) ma pure nella determinazione di vincere le partite. Noi in questo percorso e difficoltà abbiamo costruito la squadra, ma da un punto di vista di altre situazioni non trovo altro che rispondere. Deve fare i complimenti al Milan e a Pioli per aver fatto questo percorso da tre anni. Poi Massara l’ho avuto a Roma, con Maldini ci ho parlato parecchie volte ed è un club forte. Le mie sensazioni sono buone, sicuramente non possono essere più motivati di noi. Insieme alla squadra tutti insieme stiamo costruendo una bella storia e ci metto pure il pubblico che ci sta caratterizzando in questo essere napoletani. Come ha detto lei(riferito a Manuel Parlato) c’è anche il nome di Maradona e mettendoci la benedizione rafforza il concetto. Noi stiamo bene con il nostro pubblico sarà sicuramente una bella notte.

E’ sempre letica di lavoro che fa la differenza. La scorsa settimana dopo la partita di Cagliari, le sensazioni erano totalmente diverse. Io dico he ci sta un modo di lavorare ed è quello che ci fa la differenza. Poi nel nostro lavoro quando va tutto contro, devi determinare un qualcosa e si è parlato di cose misteriose.

a mattina mi faccio i capelli, non la barba, a volte non mi piace la faccia che ho e torno indietro, a volte non mi piace la faccia che ho e torno indietro, vado a rivedermi, la metto a posto senza truccarmi. Sono bravi quelli che lavorano in un certo modo, che vengono al campo e in base a quello che è successo non cambiano l’umore, gli obiettivi, le cose che caratterizzano il professionista. I calciatori devono render conto al sentimento della città di Napoli, dove anche se stanno zitti dentro brucia tantissimo, è un po’ come il Vesuvio, c’è grandissimo calore lì dentro. La differenza la fanno sempre loro con quello che è stato spesso scritto da voi, sono ragazzi che hanno delle caratteristiche, delle qualità, si dovrebbe trasformare ogni tanto questa leggerezza, qualità in altre cose. Il materiale è difficile cambiarlo, il merito è sempre dei calciatori.

Fabiàn Ruiz ha già fatto vedere il suo sinistro, magari non si era ancora vista l’imbucata di Adam Ounas. Poi si sono trasformate le forme di Insigne, che non erano scomparite, ma momentaneamente nascoste e poi lui le tira fuori. Oppure quella che è la determinazione della squadra altre di saper giocare a pallone, pure di diventare più fisici cin qualche momento e riprendere il pallone che sembra in totale controllo degli avversari. Ma c’è sempre la qualità dei giocatori, oltre alla forza mentale che fa la differenza nei giocatori. Io la posso pronunciare sempre la parola scudetto, non è un problema. Noi vogliamo giocarci la nostra chance sappiamo che ci giochiamo moltissimo, sappiamo che abbiamo la possibilità si rendere immortali le nostre carriere. Siamo nella possibilità di essere dimenticati velocemente o ricordati velocemente. Però il campionato è ancora da giocare e ci sono squadre fortissime al nostro livello. Per quanto mi riguarda io sto bene. Possono essere più forti, ma penso che non siano più motivati di noi.

C’è consapevolezza. Lei all’inizio disse la squadra non sa quanto è forte.
“Tutti dicevate prima o poi litigherà con quello, con quell’altro. Se dall’altra parte si sbaglia qualcosa, io devo rimanere della mia posizione. Ad esempio Victor andava troppo sugli avversari, ora c’è un miglioramento da parte sua, alcune cose devi portarle dietro ed altre lasciarle perché non fanno bene. Lui ha messo da parte certe cose, oppure le reazioni della squadra nevrotiche non ne vedo più, la squadra ragiona e accetta ciò che è imposto ed aspetta il momento giusto per invertire la situazione. E’ una maturità della squadra”.

Dobbiamo riempire la partita con più impatto fisico. Il Milan è una squadra forte, con caratteristiche simili alle nostre. Tipo la palla corta o lunga. Poi hanno il portiere che ti ribalta l’azione sfruttando i loro giocatori velocissimi, un po’ come facciamo noi con Osimhen. Ormai il calcio non è più stare corti o lunghi, ma pure aprire il campo sfruttando la corsa e la fisicità”.

Ecco il video della conferenza stampa:

Fonte foto: TwitterSSCNapoli.it

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24