Home Copertina Live Luciano Spalletti in conferenza stampa: “Domani non ci potremo permettere distrazioni”

Live Luciano Spalletti in conferenza stampa: “Domani non ci potremo permettere distrazioni”

L’allenatore del Napoli Luciano Spalletti che si è fratturato la clavicola ha presentato in conferenza stampa Napoli-Liverpool match di Champions League che si disputerà al Maradona domani ore 21.00. Ecco le sue parole: “Ho avuto quest’incidente a Castel Volturno domenica mattina mentre mi stavo recando per vedere l’allenamento di Demme e Sirigu. Avevo dolore, ho avvisato il medico Canonico e mi hanno riscontrato la frattura alla clavicola alla clinica Pineta Grande. Il dottor Castagna era a Milano e mi ha messo a disposizione il professor di traumatologia De Luca, poi mi sono operato a Milano dopo 7 ore di viaggio, alle ore 4 mi hanno atteso, hanno fatto ulteriori accertamenti, alle ore 11 hanno trovato uno spazio per operarmi, sono uscito alle ore 3 e mi hanno dimesso alle ore 7.00. Tramite un amico sono tornato a Castel Volturno stanotte ed è tutto ok. Ho saltato solo l’allenamento di ieri ed ho chiesto aiuto al nostro capitano. Ringrazio pure la talpa di Castel Volturno che ha diffuso la notizia, ce ne sono in ogni centro e c’è anche qui. C’è chi vive di queste cose qui, altrimenti non ci sarebbe spazio sui giornali.

Allora così mi vedrete per un po’ di tempo, devo portare questo tutore per un mese. Mi hanno messo una placca con 7 viti. A me emoziona tantissimo essere come si è detto più volte al Luna park del calcio perché si sentono le musiche da fuori, qualcuno la tiene sul cellulare, qualcun ‘altro la sente nelle cuffie, poi ci sono gli spogliatoi aperti e si sentono le urla pure degli altri. A questa competizione ambiscono tutti a giocare ed è un premio a ciò che abbiamo fatto lo scorso anno. In Champions league la palla morta non esiste e si vedono grandi giocate. Lozano è a disposizione. Osimhen ha questo fastidio, ieri non si è allenato, oggi differenziato, domani farà allenamento con la squadra, proverà a calciare più forte e se si avrà esito positivo potrà giocare. Si fa questo passaggio qui in queste situazioni.

Allora ci sono delle differenze sostanziali, quando pensi che abbia svolto i compiti alla perfezione, ci sono questi giocatori che ti complicano tutto . In queste partite, devi essere sempre acceso ed al massimo pure quando il pallone va fuori al rettangolo verde di gioco. La scorsa settimana dicemmo che non si sapeva come avessimo reagito al passaggio a vuoto contro il Lecce, ma questa squadra farà innamorare il Maradona perché loro hanno grande attaccamento ai colori e sono sicuro che faranno una grande partita dopo quella giocata contro la Lazio.

Anche la Lazio sappiamo che calcio gioca, quale allenatore ha e giocatori di livello. Noi siamo andati li con l’intenzione di vincere la gara, è chiaro che si ritorna in Champions League e si trovano determinate squadre. Noi non dobbiamo andare in campo con l’idea di ricevere i complimenti, ma per cercare di vincere. Pure a Roma abbiamo schierato dopo le sostituzioni due calciatori per cercare di segnare il terzo gol.

Il minutaggio di Kvaratskhelia conta poco, ormai con le cinque sostituzioni si lasciano in panchina i giocatori che possono determinare la partita, lui mi sembra in condizione, il Napoli ha altri giocatori forti e siamo soddisfatti di lui non solo come giocatore, ma pure come professionista.

Secondo me sul gioco italiano ci sono dei segnali importanti soprattutto negli allenatori giovani, è chiaro che quando vai a giocare con il Liverpool bisogna salire di livello ed il passettino devi farlo lo stesso, anche io a volte mi diverto a guardare le statistiche e vi aggiungo che loro giocano un calcio totale, all’interno si vede tutto, e giocano costantemente con pallate e cambi di gioco dai centrali, continue sventagliate e la statistica di Lazio-Napoli sono state battute 30 rimesse laterali, loro nell’ultima 60, il doppio perché giocano lungo, aperto, stanno sulle linee laterali e fanno duelli laggiù uno contro uno con Salah, Diaz e via dicendo… racconta molto il loro modo di interpretare calcio. Loro non ti fanno respirare con queste sventagliate, ti tengono sott’acqua. Se li pressi alti te la mettono subito dietro la difesa, se li aspetti te li ritrovi sul fondo.

Noi sappiamo della passione dei nostri sportivi e possiamo fare un confronto pure a livello di pubblico, loro hanno uno stadio dove si sente forte e cantano. Ma domani l’urlo Champions lo sentiranno pure ad Anfield perché domani il Maradona farà vedere quanto ci tenga alla maglia azzurra perché i tifosi te lo iniettano e sarà bello vedere i giocatori lottare con polmoni perché loro ti tengono sott’acqua con giocate ad alta velocità.

Se non riusciremo a fare una grandissima prestazione, sarà difficilissimo fare risultato, non abbiamo il calciatore noi si va in campo per giocare una bella partita perché questo è il nostro marchio di fabbrica, il nostro brand. La riaggressione del Liverpool è una delle più evidenti, quando perdono palla ti prendono per il collo senza poter ampliare la palla e permettere la pulizia delle giocate. L’ho detto prima non si va in campo per raccogliere i complimenti della partita, si va in campo per essere all’altezza della situazione e si va in campo per cercare di fare punti.

Prima di tutto sono onorato di sedermi vicino alla panchina di Kloop perché un personaggio unico. Quando parli di lui, ti rendi conto quanto sia difficile somigliare a lui, intanto già io ho il cappellino(ride N.D.R). Sia io che lui abbiamo visto le nostre partite, lui avrà visto sicuramente delle cose buone nostre ed io dovrò capire le indicazioni che darà alla sua squadra. Permettetevi di fare i complimenti pure ad Alisson e Salah perché li ho allenati alla Roma e sarà un piacere per me ritrovarli. Per fare un paragone, Alisson sarebbe il centravanti dei portieri per postura e personalità. Salah può recuperare palloni mettendo il turbo con molta facilità. Sono due maglie che voglio per la mia collezione e li saluterò abbracciandoli molto calorosamente”.

Fonte foto: TwitterSSCNapoli.it