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Kvhicha Kvaratskhelia: “La Champions League rappresenta il mio sogno”

Napoli

Kvicha Kvaratskhelia, neo esterno d’attacco del Napoli chiamato a prendere il posto di Insigne, si è raccontato in una intervista a Il Mattino. Ecco le sue dichiarazioni:

SOGNO CHAMPIONS – «Non ci ho pensato un attimo. La Champions League rappresenta il mio sogno, non vedo l’ora di scendere in campo». Penso che il Napoli possa arrivare il più in alto possibile, anche perché già seguivo da tempo la squadra con tanti calciatori forti.

So che il mio cognome è molto difficile da imparare, ma ho detto a tutti di chiamarmi Kvara così non ci sono problemi. Sulla maglia 77 preferisco che ci sia il nome completo quindi sarà Kvaratskhelia con la maglia numero 77. Spero davvero di arrivare al livello di Salah e per farlo so che devo impegnarmi ancora tanto, a cominciare dalla prossima stagione.

La mia posizione preferita è quella di esterno sinistro, ma sono a disposizione del Napoli. Mi adatto a giocare un po’ ovunque. Mi piace tirare i calci piazzati, ma ho visto che nel Napoli ci sono anche ottimi tiratori spetterà all’allenatore decidere. Se me lo chiedesse sarei molto felice.

MESSI GEORGIANO – «Magari, Messi sembra essere arrivato da un altro pianeta. Il mio idolo però è Cristiano Ronaldo che ha raggiunto il livello di Messi con il lavoro, mi auguro di arrivare al suo livello».

Con Spalletti che rapporto avete?

Si sta dimostrando un grandissimo maestro. Mi insegna ogni giorno qualcosa di nuovo ed è bello vedere che lo fa con tutti. In questo periodo di ritiro abbiamo poco tempo a disposizione per preparare la stagione e lui sta facendo di tutto per trasmetterci le sue idee alla perfezione.

Lui come se la cava con il russo?

Qualche parola me la dice , ma poi preferiamo sempre comunicare in inglese per essere più diretto.

LINGUA – «In realtà qui mi hanno detto che devo imparare prima il napoletano e poi l’italiano. Ho imparato solo qualche parola, ma in squadra ho ottimi insegnanti che mi possono dare una bella mano. In compenso ho già imparato a conoscere la cucina: pizza, mozzarella e caffé di Tommaso, il nostro magazziniere, sono insostituibili».

VIA DA CASA A 17 ANNI – «A Kazan sono stato due anni e soprattutto nell’ultimo periodo stavo alla grande. Poi però è scoppiata la guerra e ho capito che dovevo fare ritorno a casa. Non avevo paura della guerra, ma sentivo il bisogno di tornare nella mia terra, in uno stato più sicuro. In Georgia il calcio è vissuto in maniera molto passionale: nell’ultima gara che ho giocato con la nazionale i tifosi si sono spostati da una parte all’altra dello stadio all’intervallo per potermi vedere da vicino: è stato incredibile».

PRIMI GIORNI A NAPOLI – «È una sensazione bellissima. I compagni mi hanno accolto alla grande. Tutti mi vogliono bene. In poche settimane mi hanno fatto sentire a casa, mi hanno accolto come se fossi una famiglia. È una cosa fantastica. Dove vivrò? Non ho ancora, ma soprattutto all’inizio vorrei prendere casa vicino al centro sportivo così da essere concentrato al massimo sul lavoro”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24