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Jorginho: “Il Nizza sarà un avversario complicato per noi”

Il centrocampista brasiliano del Napoli Jorginho ha rilasciato un’intervista a Gazzetta Dello SportCorriere Dello Sport Mattino. Ecco le sue parole: “Il Nizza è un avversario complicato da affrontare perché sarà già rodato, ma noi non abbiamo alternative. Dovremo passare per forza ai gironi di Champions League. Stiamo alla ricerca della condizione, Sarri lavora molto sulla parte tecnico-tattica e pure in quella fisico-mentale. Quando un giocatore gode della fiducia dell’allenatore, significa che ha raggiunto la giusta maturità e tutto ciò è gratificante. Sulle mie capacità hanno creduto poco. Mandorlini Verona è stato il primo, poi Sarri. Invece con Benitez il primo anno mi divertiti a giocare, il secondo anno cambiò modo di giocare cercando più i lanci e le seconde palle e andai leggermente in difficoltà. Il ruolo di leader non mi pesa, in campo cerco anche di divertirmi. A volte le scelte di Ventura non le comprendo proprio.

Verona mi fa piacere che ci ritorni, è una città che mi ha accolto sempre bene. Mi rammarico che tra le tifoserie ci sia tanta rivalità. Li ho tanti amici che tifano per me davanti alla Tv. Questo sarà il campionato più complicato degli ultimi anni. La Juventus non sarà la favorita come gli ultimi anni, perché noi e la Roma abbiamo ridotto le distanze e InterMilan hanno svolto un mercato importante. Non credo che ci siano grandi distacchi nella prossima stagione.

Quest’anno il gruppo è notevole, c’è grande intesa nello spogliatoio. Insieme alla qualità dei calciatori, abbiamo pure un allenatore super, la mentalità di Sarri ci ha cambiato e migliorato in tutto. Non ho dubbi, il Napoli saprà stupire.

Noi abbiamo acquistato pochi giocatori, giusto quello che ci serviva. Io ho intenzione di vincere così come tutti i mei compagni, penso che questo sia il giusto riconoscimento per il calcio che mostriamo,  per la  città e i tifosi. Ci credo davvero  quest’anno per lo scudetto. Sembrano che ci siano tutte situazioni perfette.

Sicuramente per la mia crescita personale devo ringraziare due allenatori in particolare Sarri Mandorlini. Con Benitez ho iniziato a soffrire il secondo anno, poi con Sarri ho ritrovato il feeling giusto. Quest’anno ci porteremo dietro gli insegnamenti di due anni.  Quest’anno sicuramente avremo già il vantaggio di conoscerci tutti quanti. L’allegria è la mia forza. Prima della partita il mio rito scaramantico è quello di salutare qualcuno. Il Verona che affronteremo alla prima giornata di campionato, mi ha dato il trampolino di lancio, da quando sono arrivato mi ha dato tanto affetto e calore”.

 

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24