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Italia, Prandelli: “Grande ottimismo. Balo? Se determinato è tanta roba”

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Il Ct della Nazionale Cesare Prandellisi è presentato in conferenza stampa al Porto Real Resort, sede di Casa Azzurri, dove la squadra azzurra preparerà il Mondiale 2014. Queste le sue dichiarazioni principali:

Sulle prime impressioni: “Le prime impressioni sono buone, il campo di allenamento è ottimo, la struttura anche. Ci sono tutte le condizioni ideali per iniziare la preparazione a questo Mondiale. Il mio stato d’animo è riferito a quello che si è fatto e a quello che si deve fare. Dopo una partita si analizzano gli errori e le cose fatte bene: una volta che si parla e ci si confronta con la squadra, lo stato d’animo diventa di grandissimo ottimismo”

Sul modulo:: “Se non avete capito vuol dire che siamo sulla strada giusta. Non vogliamo far capire nulla a nessuno, sono partite che si giocheranno su determinati equilibri, stiamo verificando l’opportunità di un giocatore in più a centrocampo, ma non abbiamo ancora deciso”

Su Verratti: “Tutti devono essere delle risorse, ma Marco sta interpretando quello che avevamo chiesto: non dare riferimenti precisi e dare continuità alla qualità del gioco. Per fare questo, però, dobbiamo migliorare nell’attacco alla profondità. Tutti noi dobbiamo pensare di vedere una squadra capace di cambiare e di osare qualcosa di diverso. Non siamo una squadra che può fare la partita solo basandosi sull’individualità: dobbiamo diventare squadra”.

Sulla partita con la Fluminense: “Non faremo una gran figura ma abbiamo bisogno di questo choc, perché nelle difficoltà sono convinto che vedi ancora di più dove migliorare la squadra.

Su Balotelli: “Mi aspetto la continuità che sta avendo in questi giorni: ha una concentrazione massimale, una grande attenzione ai particolari. Se tutti i giocatori riuscissero ad avere questa continuità, nell’insieme possiamo pensare di essere più forti. Non deve pensare di risolvere i problemi della Nazionale o di caricarseli sulle spalle, ma deve fare il suo. Se lo fa con determinazione, allora è tanta roba”

Sulle ultime difficoltà:La storia insegna che la Nazionale ha sempre dato delle risposte importanti nei momenti di difficoltà. Io sono convinto che può fare bene senza creare crisi e problemi. Comunque, gli anni passati possono essere una testimonianza in questo senso…”

Sul suo ottimismo: “Ho rivisto la partita ed ho visto che la traccia che avevamo dato alla squadra l’abbiamo seguita. Per un’ora la squadra non ha subito alcuna ripartenza, abbiamo creato quattro palle gol… Poi, nel momento che abbiamo cambiato il modulo, sono cambiati gli equilibri. Il mio ottimismo è questo: spesso ci si fa coinvolgere dalla critica e ti può venire un pensiero di grande dubbio. Poi, però, rivedendo la partita, ti accorgi che le cose buone sono state fatte”

Sullo spirito della squadra: “Quando andiamo in campo dobbiamo rendere orgogliosi gli italiani di questa maglia, per far capire che l’italiano, anche nella difficoltà, fa squadra. Noi possiamo far vedere che come gioco possiamo essere più bravi degli altri. Questo dobbiamo pensare e stiamo lavorando per questo”

Su Paletta, Barzagli e Sirigu: “In questa fase, lo abbiamo visto anche nella partite, ci sono dei giocatori che stanno bene, i giovani, poi i quattro centrali difensivi hanno qualche problemino, sebbene siano tutti recuperabili. La squadra ha lavorato tanto, adesso ha bisogno di qualche giorno di recupero sulla rapidità. Contro la Fluminense non abbiamo paura delle critiche e delle figuracce, perché abbiamo bisogno di andare in campo per capire tante cose”

Su Mourinho che ha detto che l’Italia è da finale: “Lunga vita a Mourinho… Il primo obbiettivo è passare il turno”

Su Buffon, Pirlo e De Rossi già campioni del Mondo: “Mi piace spesso ascoltare i protagonisti di storiche vittorie. Abbiamo ascoltato Marcello Lippi, Gigi racconta storie diverse, Andrea lo stesso. Ci sono tante energie e positività che devono andare nella stessa direzione. Tanti dicono che siamo stati fortunati, ma la fortuna bisogna cercarla. La positività e la predisposizione mentale per andare oltre rendono vincente una squadra”

Sulle proteste della popolazione: “Ci auguriamo che sia una festa per tutti: ci sarà un disagio, però se tutti noi regaleremo delle emozioni, tutti ne potranno attingerne e riceverne. Magari, le persone in difficoltà potrebbero vivere dei momenti felici. Mi auguro di riscontrare anche in questo Mondiale l’allegria e la felicità del Brasile”

Sul Mondiale del ’34: “Dovremmo studiare di più la nostra storia, che ci farebbe capire che da oltre un secolo questa Nazione è protagonista. Le immagini che abbiamo, erano di giocatori che scendevano in campo per divertirsi, in un calcio che era un gioco sano e bello”

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