Quando nel primo tempo aveva fallito quelle due clamorose occasioni da goal il pubblico sugli spalti del S.Paolo era sbigottito, atterrito, non credeva ai propri occhi: “Come si fa a fallire occasioni del genere?”, e giù di nuovo tutti i mugugni e le critiche su Lorenzo che non può stare a Napoli, che non è all’altezza, che non è adatto al modulo di Benitez etc… Anche i più ottimisti vedevano ormai solo nuvoloni neri sul cammino di Insigne nel Napoli, e non si capacitavano di tanto talento sprecato dallo scugnizzo di Frattamaggiore.
Nel secondo tempo ecco però la reazione d’orgoglio del campione che non ci sta a fallire così miseramente i suoi propositi, che vuole scrivere la sua storia con forza e determinazione con il Napoli e per il Napoli, che vuole invertire la rotta che era diventata così dura e tumultuosa. Ed allora eccolo trascinarsi la squadra sulle spalle, con il goal, addirittura di testa, e l’assist decisivo per il goal vittoria di Callejon. Il destino a volte è diabolico ma sa essere anche dolce tenero quando meno te lo aspetti. Dolce come la nuova attesa della signora Genny, che regalerà il secondo pargoletto a Lorenzo allargando la famiglia.
Piangeva Lorenzo dopo il goal: lacrime di gioia per la sua famiglia, di rabbia e liberazione per il momento buio gettato alle spalle, di speranza che questo sia solo il preludio all’avvio di una nuova storia e di una nuova stagione: un goal che può capovolgere la storia di Lorenzo e del Napoli: si spera dolce e tenera come il nuovo bebè in arrivo, perchè anche Lorenzo è figlio di Napoli…e i figli so’ piezz ‘e core!
