Home Terza pagina Il pluridecorato Keita al Matusa: lo strano derby Frosinone-Roma è anche questo

Il pluridecorato Keita al Matusa: lo strano derby Frosinone-Roma è anche questo

francesco-totti-roma-juventus-serie-a-02032015_tbknmvy611a212jhfokpqfypzQuella che attende oggi il Frosinone non è una partita come tutte le altre. Approdato per la prima volta nella sua storia in Serie A, il club laziale sarà impegnato al Matusa in una sorta di Derby contro una Romache affronta questo campionato con ambizioni del tutto diverse.

Se infatti l’obiettivo della squadra di Stellone è quello di mantenere la categoria tanto affannosamente raggiunta dopo oltre cento anni di storia, i giallorossi, forti di una rosa ricca di stelle, puntano a rompere il dominio della Juventus e a vincere lo Scudetto.

La Gazzetta dello Sport, per spiegare la differenza tra le due realtà, ha fatto un parallelo tra la storia recente del Frosinone e la carriera di Seydou Keita, ovvero l’uomo più titolato della rosa giallorossa. Quando nel 2002 il centrocampista maliano alzava il primo dei sedici trofei messi in bacecha, il Frosinone era in Serie C2 e concludeva il suo campionato all’ottavo posto.

La compagine gialloblù dovrà attendere il 2008 per lasciare la C ed approdare in B, nello stesso anno Keita passa al Barcellona e un solo anno dopo vince la Champions League in finale contro il Manchester United proprio a Roma. E’ il periodo quello nel quale a Frosinone più che tener banco il calcio giocato è la polemica con la McDonald’s che lancia un panino ‘ciociaro’ che di ciociaro non ha nulla.

Nel 2011 Keita vince la sua seconda Champions esattamente un giorno prima della retrocessione del Frosinone in Serie C. Il resto è storia recente. Nel luglio del 2012 Keita firma un sontuoso contratto con i cinesi del Dalian, cinque giorni dopo Stellone firma il suo con il Frosinone. Nel giugno 2014 il campione maliano firma con la Roma due giorni prima della promozione dei gialloblù in B, due passi decisivi che portano a quel Derby che forse mai Keita avrebbe immaginato di giocare in un Matusa che con l’Olimpico ed il Camp Nou poco ha che a vedere.

Articolo precedenteNela: “Il Napoli si è fatto conoscere in Europa grazie a Mazzarri: bisogna ripartire da lì”
Articolo successivoFine del tunnel: Pepito Rossi torna titolare con la Fiorentina dopo 482 giorni
Testata Giornalistica sportiva on-line, aggiornamenti live h24 sulle vicende del Calcio Napoli e non solo...