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Giacomo Raspadori: “Penso alla possibilità di vincere lo scudetto”

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L’attaccante del Napoli Giacomo Raspadori ha rilasciato un’intervista esclusiva al Corriere dello Sport. Ecco le sue dichiarazioni: “Napoli è stata una mia scelta precisa. Sollecitato da ciò che mi dicevano Giuntoli e Spalletti: se mi passa la battuta, mi misero in mezzo, ero felicemente frastornato dalle loro parole, coglievo la fiducia. Non potevo sbagliarmi, non mi sono sbagliato.

Se vede trenta milioni di euro su un tavolo cosa fa? 
“Se lei si riferisce alla cifra spesa dal Napoli per acquistarmi, non mi spavento. Conosco ormai le dinamiche del mercato, so che può succedere – e con me è capitato – e che ci sono pure somme più rilevanti a definire certe operazioni. Fa parte del gioco. E stupirmi non avrebbe senso. Anzi, quasi quasi le dico che sono orgoglioso”. 
 
Già che ci siamo, dica anche altro: quante volte pensa allo scudetto?
 
“Sarei un bugiardo se fingessi distacco. Ma non è un’ossessione. È l’obiettivo per il quale lavoriamo, ma senza stress. Però ci penso: per conquistarlo servirà l’impegno di questi tre mesi e la capacità di dimostrare che l’abbiamo meritato. Le qualità del Napoli, finora, sono emerse.

 La ferita del Mondiale è ancora aperta, non si è rimarginata, anche se adesso è tutto finito. Ma durante questo mese, mentre vedevo le partite degli altri, la sofferenza l’avvertivo.

Scelga “il centravanti”. 
“Benzema davanti a Lewandowski, di quelli che hanno esperienza e curriculum. Degli emergenti, ammesso che si possano definire tali, dico Haaland ed Osimhen”. 

Osi che le ha lasciato 559’ in campionato. Ma abbia fede, c’è chi ha fatto di peggio… 
“Sono preparato: Julian Alvarez, neocampione del mondo, al City ha giocato solo 356’. Neanche Haaland scherza…”. 
 
E come la mettiamo? 
“È la dura legge dei grandi club, va in campo chi merita e chi sta fuori cerca di guadagnarsi il posto. È la sana concorrenza, forse pure uno dei segreti per migliorarsi. Ed è la dimostrazione che stanno venendo fuori attaccanti destinati a dominare il palcoscenico internazionale per il prossimo decennio: Victor sta per compiere ventiquattro anni; il norvegese ne ha ventidue e mezzo; e Alvarez ne farà ventitré tra un mese. E aggiungeteci Mbappé: ventiquattro oggi”. 

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24