Claudio Gentile, ex calciatore e campione del mondo con la Nazionale nel 1982, oggi allenatore (da commissario tecnico, alla guida dell’Italia Under-21, ha vinto un Europeo di categoria nel 2004) e dirigente sportivo ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini de La Repubblica. Questo il suo commento ed il suo ricordo sul Mondiale vinto dagli azzurri nel 1982 in Spagna: “C’è ancora gente che ci ferma per strada e ci ringrazia. Quella dell’82 era l’Italia delle Br, c’era tanta paura. Siamo stati capaci di dare agli italiani uno dei ricordi più belli della loro vita, qualcosa che va molto oltre lo sport. La nostra vittoria risollevò il Paese e pensare che Bearzot aveva lasciato a casa Pruzzo capocannoniere per Rossi, che nelle prime 4 non aveva segnato mai”.
Inevitabile un ricordo di Maradona: “Dissi a Bearzot che non sarebbe stato un problema marcarlo, ma subito dopo pensai di essere stato un deficiente. Ho comunque cercato di impallarlo, così non gli passavano più la palla, e fermarlo con l’anticipo. La mia missione era annullare il creatore del gioco, ma nella mia carriera non sono mai stato un duro.”