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Ferragosto di riflessione per Sarri, Giuntoli e i tifosi: Napoli all’altezza delle big?

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Dall’europeizzazione marchiata Benitez al calcio bello ed operaio del vate Sarri: nel mezzo tante operazioni di mercato, qualche gaffe e qualche buona indicazione in amichevole. A pochi giorni dall’inizio del campionato le note positive sono le indicazioni tattiche ben recepite dai giocatori, si vede che la fase difensiva è in miglioramento, che sui calci piazzati saremo più pericolosi e che l’ex tecnico dell’Empoli ha fatto presa sui delusi della scorsa stagione (Callejon, Higuain, Albiol).
Discreto l’operato di Giuntoli, che ha ereditato giocatori da ingaggi pesanti difficili da piazzare, tanti portieri inadeguati o acerbi e qualche top player da placare con promessa di rinnovo. Il ds proveniente da Carpi aveva tutto da perdere, ma con le cessioni di De Guzman e Inler ha guadagnato punti, vediamo se riuscirà ad evitare il trappone Maksimovic, ottimo difensore che pero’ non vale la montagna di soldi richiesta dal Toro, così come non li vale Romagnoli, poi passato al Milan. Chiriches è partito bene, Albiol e Koulibaly non sono dei brocchi, il giovane Luperto si farà. Manca qualcosa, è vero, ma non bisogna farsi prendere per la gola. Il centrocampo è di lotta e di governo, come si diceva negli anni ’70. Allan dà equilibrio e forza, c’è il fosforo di Valdifiori e Jorginho, la qualità di Hamsik. Soriano sarebbe perfetto, non male Sala dell’Hellas Verona. Ex ala in gioventù, si è adattato a fare il terzino fluidificante, ma sa adattarsi da mezzala

L’attacco è ancora il punto di forza degli azzurro, come nelle scorse stasioni. Se il Pipita è motivato sono dolori, per gli altri! A nostro parere il partner ideale resta Callejon, che ha più mobilità di Gabbiadini e si intende alla perfezione con il Pipita. L’ex Samp ha dato segni di insofferenza tramite il procuratore, sarebbe per lui un grande errore lasciare Napoli, soprattutto per raggiungere Mancini all’Inter. Rischierebbe di fare la riserva di Jovetic e Palacio, visto che Icardi è intoccabile.
Menzione a parte per Mertens, amatissimo dal pubblico e dalla critica calcistica. Il folletto belga ha buon mercato e se il suo sacrificio portasse ad un difensore di spessore, Sarri non storcerebbe il naso, anche perchè da trequartista o seconda punta puo’ giocarsi la carta Insigne, atteso alla consacrazione definitiva

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