Lorenzo Insigne, ex capitano del Napoli ed oggi in forza ai canadesi del Toronto, ha rilasciato una lunga intervista ai taccuini de La Gazzetta dello Sport. Ecco un estratto in cui l’ex attaccante azzurro si è soffermato ad analizzare l’importanza del ritorno all’ombra del Vesuvio di Walter Mazzarri: “Resto il loro primo tifoso, poi quest’anno avevo un motivo in più visto che ho ritrovato mister Mazzarri, l’uomo che mi ha fatto esordire in Serie A.
Mi ha fatto una buona impressione, volevo fargli un in bocca al lupo di persona. È una brava persona, si meritava questa seconda chance: sono sicuro che farà benissimo e riporterà il Napoli dove merita. Siamo stati insieme un anno e non mi ha mai chiamato per nome: per lui ero “il bimbino”.
Un passaggio poi anche su Victor Osimhen e sulla sua crescita: “Dietro la sua crescita c’è il lavoro di Spalletti. Victor perdeva energie nervose in proteste, cadeva nella trappola della provocazione degli avversari. Se non sta tranquillo, non riesce a esprimersi al meglio. Lo scorso anno si vedeva che era più calmo e in controllo. E ha fatto la differenza. È migliorato anche tecnicamente: ha enormi qualità, con Spalletti è riuscito a metterle al servizio della squadra.”