Home Calcio Serie A Ex Napoli, Calaiò: “Il silenzio del Maradona? Da giocatore non sentivo nulla,...

Ex Napoli, Calaiò: “Il silenzio del Maradona? Da giocatore non sentivo nulla, ero concentrato solo sulla partita…”

Scudetto

Emanuele Calaiò, ex attaccante del Napoli con cui conquistò nel 2007 la promozione in A ed oggi dirigente sportivo, è intervenuto ieri ai microfoni del programma radiofonico Marte Sport Live, sulle frequenze di Radio Marte. Queste le sue parole, in particolare, sulla doppia sfida Champions che contrapporrà gli azzurri al Milan e sulla spiacevole questione dello “sciopero” del tifo organizzato partenopeo.

Sulla sfida al Milan

Turnover? Non siamo abituati a grandi cambiamenti, ci saranno secondo me i soliti ballottaggi, forse più Elmas di Zielinski, potrebbero esserci i dubbi Politano-Lozano e Mario Rui-Olivera. La gara di venerdì a Lecce è fondamentale, non mi spaventa lo 0-4 col Milan ma solo come si arriverà alla sfida di Champions. Bisogna avere il morale alto per presentarsi a San Siro con la massima fiducia.

Sul silenzio del Maradona

Il silenzio del Maradona? Da giocatore non sentivo nulla, ero concentrato solo sulla partita, mi aspetto però dai tifosi azzurri, che sono stati sempre il dodicesimo giocatore in campo, una grande partecipazione: quando si è allo stadio bisogna essere tutti dalla stessa parte. Venerdì gioca Simeone, il Milan ha fatto una grande partita, il Cholito poteva fare ben poco, con il Lecce all’80% ci sarà lui e non Raspadori che non ha ancora i 90 minuti nelle gambe. Comunque Spalletti conosce i suoi giocatori, se vuole un attacco più imprevedibile può avere Raspadori come falso nove, viceversa Simeone assicura più fisicità.  Le motivazioni sono alla base di tutto, da una parte c’è il Lecce che è abbastanza tranquillo, dall’altro il Napoli ha stimoli maggiori perché ci si aspetta una reazione, e poi si penserà alla Champions. Queste sono gare in cui bisogna fare attenzione, per vincere contro il Napoli ci vuole la partita perfetta ed gli azzurri dovranno usare la sciabola e non il fioretto.

Un ricordo sulla promozione in Serie A del 2007

Quando si parla di Lecce inevitabilmente penso alla scritta “Ti amo” in Curva, fu una delle giornate più straordinarie per me e per la tifoseria, quel gol ai salentini ci permise di allungare in classifica per poi festeggiare a Genova la promozione in serie A. Ecco, dovremmo tornare a quei momenti di gioia, visto che stiamo per vivere momenti di tripudio per lo scudetto.”

Articolo precedenteGds: “Lecce-Napoli, la probabile formazione degli azzurri: 3 cambi per Spalletti”
Articolo successivoSpalletti presenta Lecce-Napoli in conferenza stampa: “Scudetto? Finché ci mancherà un solo punto alla matematica non avremo fatto niente. Domani partita importantissima e non avremo Osimhen””
Gianmarco Apuzzo nato a Napoli il 23/05/1993. diplomato nel 2012 al Liceo Classico Umberto I di Napoli e poi laureato con lode nel 2018 alla facoltà di Giurisprudenza della Federico II di Napoli. Grande appassionato di calcio (con particolare riferimento alle statistiche ed alla storia del calcio) e del Napoli è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24