Antonio D’Amore è intervenuto ai microfoni di Radio Marte nel corso della trasmissione “Si gonfia la rete”, il direttore dell’ ASL Napoli due ha rilasciato dichiarazioni riguardo la partita non disputata Juventus-Napoli mettendo di fatto a tacere le critiche rivolte alla società di Aurelio De Laurentiis. Queste le sue dichiarazioni raccolte da tuttonapoli.net: “”Accordo con il Napoli per non partire? Bisogna tutelare i miei dirigenti e i miei servizi, queste cose non sono giustificabili. Dovrebbero essere stati due dipartimenti divisi, così come anche l’ASL Caserta e l’ASL Napoli 3. Io non so se il Napoli poteva o non poteva partire ma per quanto riguarda le strutture sanitarie doveva osservare un isolamento di 14 giorni come previsto. Poi se qualcuno prende un aereo, va in Nazionale e rientra positivo…Le mie strutture hanno agito come dettame di legge, altrimenti sarebbe stata un’omissione degli atti di ufficio. Al contrario avremmo detto che eravamo superficiali e incompetenti. Oggi osservo un colpevolizzare la territorialità, il Napoli e il Sud, lo stesso Governatore De Luca che ha preceduto ordinanze. La situazione non è semplice e nessuno ha la soluzione giusta. Fermare una squadra significa implicitamente spiegare di non partire? Penso proprio di sì. Un massaggiatore va a casa, partecipa con la famiglia, abbraccia i figli, avrà genitori anziani. Il massaggiatore non poteva partire e il giocatore sì? A me risulta che è stata riscontrata una richiesta del Napoli di domenica mattina per partire, con la dottoressa Granata che ha risposto negativamente. Io penso sempre che dobbiamo fare le ipotesi contrarie”.