Gianluca Di Marzio, collega di Sky Sport, è intervenuto a Marte Sport Live.
“In questa stagione al Napoli è mancato il famoso equilibrio tra fase offensiva e difensiva, ma la colpa non è solo del reparto difensivo ma dell’intera squadra. A Reggio Emilia ho cominciato a rivedere una squadra più corta, Benitez ha puntato maggiormente sulla compattezza rispetto alle precedenti gare”.
Rinnovo del contratto di Benitez – “Per rinnovare un contratto c’è bisogno di convinzione da parte di entrambe le parti. Oggi non c’è questa certezza, bisogna valutare diverse cose. In futuro Benitez e De Laurentiis si incontreranno e decideranno cosa fare. Per lo spagnolo il rinnovo non è una priorità”.
Higuain a secco in campionato – “Col Sassuolo ha fatto il rifinitore e non la prima punta. Probabilmente il momento particolare della squadra ha convinto l’argentino o lo stesso Benitez ad abbassare la sua posizione in campo per aiutare la manovra e fornire maggior rifornimento in attacco. Ogni palla che Higuain tocca diventa oro, dunque non mi preoccuperei della mancanza di gol perché l’argentino resta determinante in questa squadra”.
Insigne – “Col Sassuolo ha difeso tanto perché la gara lo richiedeva. Con Zeman era un attaccante puro, giocava in un ruolo completamente diverso. Il Napoli avrebbe giocatori per fare anche un 4-3-3 così da utilizzare meglio Jorginho e lo stesso Insigne, ma sappiamo bene quanto Benitez sia fedele al suo schieramento tattico”.
Rafael – “Domenica è uscito a vuoto su Pavoletti, ma l’attaccante del Sassuolo era partito senza marcatura. In quell’azione c’è un malposizionamento della difesa, dunque la colpa non è solo del portiere. Rafael non sta dando quella sicurezza che aveva garantito prima, probabilmente l’infortunio gli sta facendo perdere momentaneamente certezze, ma non credo sia da mettere in discussione. Ovviamente il paragone con Reina non regge. Lo spagnolo ha vinto tutto, per lui parla il curriculum. Forse anche le voci sullo spagnolo posso aver turbato Rafael, ma lui sta emergendo e deve abituarsi sia alle critiche che ai paragoni pesanti. Bisogna superare determinate pressioni, anche se da portiere è ancora più difficile”.
