Home Copertina “A NOI CI PIACE ASSAI AVERE UN’OSSESSIONE TUTTA NOSTRA”

“A NOI CI PIACE ASSAI AVERE UN’OSSESSIONE TUTTA NOSTRA”

“L’ossessione è un sentimento illogico che porta alla lunga cose negative, ma nel breve porta scariche enormi di adrenalina e quindi anche effetti positivi.
Ed io che ho passato tre anni della mia vita su quel mattone del buon Nicola Abbagnano, cercando di far rendere conto al mio sistema nervoso centrale (e pure a quello periferico) che un filin di filosofia ci sarebbe stata bene, in mezzo a quel guazzabuglio di pensieri di me adolescente…. Ho pensato questo per anni, nonostante la filosofia per me fosse come la barbabietola: non se ne scende. Poi, in un pomeriggio piovoso di Febbraio, improvvisamente, un uomo occhialuto e apparentemente pacato, avvolto in una intensa nuvola di fumo (originale e non pezzotto come quello delle sigarette elettroniche!), davanti a dei microfoni, mi tira fuori questa considerazione che per me, finora orgogliosamente allergica alla filosofia, diventa, in meno di 24 H, il dogma assoluto da seguire da qui alla mia dipartita da questa terra. Ho capito quanto possa essere eccitante trovarsi un’ossessione, desiderarla come chi sta a dieta (una a caso, io) e desidera uno sfilatino con la mortadella. Pensare alle cose negative che una qualsiasi ossessione possa portare ma anche alla sorprendente euforia che si palesa nel momento in cui arriva quella scarica di adrenalina dagli effetti benefici. Mi sono bastate poche ore per rendermi conto, da tifosa del Napoli, quanta adrenalina mi sia stata trasmessa, dopo quell’attacco narcolettico di giovedì sera, durante la partita di ieri pomeriggio al San Paolo contro la Spal. Tra la pioggia, l’adorato primo nipotino, ahimè tifoso della Spal, scarrozzato fino in Curva A per permettergli di vedere la partita dei suoi idoli Estensi, incontri fortuiti e piacevoli dentro e fuori lo stadio, la presenza nel settore Distinti superiori della mia nazi-logopedista, la cui nazi-vocina mi echeggiava soave nelle orecchie : “NON URLAREEEEEEEEEEE!!!”, ho dimenticato quella che per me, e penso per una buona fetta di tifosi, è stata una grossa ma fumosa figura barbina a livello UE. Tutto qua. Circoscriviamo il fattaccio Lipsia e torniamo felicemente ossessionati. Del resto, se giovedì si fosse azzoppato uno dei titolarissimi, non oso pensare ai pittoreschi anatemi dei quali sarebbe stato oggetto, da parte dei tifosi, il filosofo in tuta e scarpe da ginnastica. Fatto sta che appena 24 ore fa, al Toro sono cadute le corna per mano di Alex Sandro, due tizi scolorati si sono infortunati, Allan ci ha fatto capire che si è reso più indispensabile di un’agendina contenente i nomi dell’idraulico, dell’elettricista e di quello delle pizze da asporto, e la classifica è rimasta immutata in cima. La pugna continua ed io colgo l’occasione per ricordare che nel biennio del Signore 1986-1987, si uscì ai 32esimi di finale di Coppa Uefa contro il Tolosa e, qualche mese dopo, si conquistò gloriosamente quella cosa che oggi, con inguaribile scaramanzia, non nominiamo… Corsi e ricorsi storici da tenersi stretti, in un’annata così strana come questa… Andiamo avanti, abbiamo un sogno nel cuore…

Simona Cannaò

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