Alla scoperta di Natan Bernardo de Souza, difensore brasiliano classe 2001 che il Napoli sembra aver puntato quale rinforzo per la sua retroguardia.
Su esplicita richiesta di Rudy Garcia, il Napoli è alla continua ricerca di un difensore dopo l’addio di Kim Min-jae, passato al Bayern Monaco per 57 milioni di euro verso la metà del luglio scorso. Visto il rinnovo di Kevin Danso col Lens, con tanto di presa in giro da parte del club francese a quello partenopeo e un’ipotesi Kostantinos Mavropanos mai decollata realmente, i campioni d’Italia in carica sembrano essere andati all’assalto di Natan Bernardo de Souza, a tutti noto come Natan. Centrale brasiliano classe 2001, che ha però iniziato la sua carriera come terzino sinistro nelle giovanili del Ponte Preta, nella stagione 2020-21 è stato un punto di forza del Flamengo a neanche vent’anni.
A suon di ottime prestazioni, nell’ottobre 2020 rinnovò il contratto che già lo legava al club rubro-negro fino al dicembre 2024, con l’inserimento di una clausola rescissoria da 70 milioni di euro (462 milioni di real brasiliani). Nonostante un evidente talento, il 15 marzo 2021 ha lasciato il Flamengo per passare, allora solo in prestito, al Red Bull Bragantino, club in cui è diventato subito protagonista, raggiungendo pure la finale della Copa Sudamericana 2021 persa 0-1 contro l’Athletico Paranaense. Acquistato a titolo definitivo nel 2022 dal club paulista, Natan vanta già oltre 120 presenze tra i professionisti in Brasile e sembra finito di prepotenza in cima alla lista dei desideri del Napoli per il reparto arretrato.
Chi è Natan Bernardo de Souza:
Nato il 6 febbraio 2001, il difensore brasiliano è il più piccolo di quattro fratelli. All’età di un solo anno, con la famiglia si spostò dalla sua cittadina natale (Itapecerica da Serra) nell’Espirito Santo, stato federato nella parte sudorientale del paese carioca, famoso per le sabbie terapeutiche e le numerose località di montagna. Qui, Natan scoprì il calcio ma anche e soprattutto la passione viscerale per il teatro, recitando in diversi spettacoli delle locali comunità religiose. Sul terreno verde, passò dalle giovanili del Porto Vitoria, club del capoluogo, a quelle del Ponte Preta. La disciplina sportiva rimase per lui una vera e propria professione, prima che una passione, poiché in questo modo Natan poteva aiutare Felipe, il modello cui ispirarsi nonché il più grande dei suoi fratelli, affetto da una disabilità cerebrale fin dalla giovanissima età.
L’esperienza al Ponte Preta durò ben poco, eppure fu soltanto un punto di svolta nella sua carriera. Per quanto deluso e scoraggiato, Natan fece alcuni provini col Flamengo, club che ci mise davvero pochi giorni prima di puntare forte su di lui. Ecco allora una nuova esperienza personale, peraltro nelle giovanili di uno dei club più importanti in tutto il Brasile. Partita dopo partita, Natan scalò gerarchie e si mise in mostra quale potenziale crack nel ruolo, che nel frattempo era passato da quello di terzino sinistro a quello di difensore centrale. Complice la Pandemia da COVID-19 e qualche infortunio di troppo nel roster rubro-negro, Natan poté esordire in prima squadra nel settembre 2020 e così allenarsi al fianco di Pablo Marí, giocatore che in Italia ormai conosciamo molto bene grazie ai suoi exploit con la maglia del Monza.
Le prestazioni col Flamengo e, soprattutto, quelle offerte poi nella rosa del Red Bull Bragantino, avevano già attirato l’interesse di alcuni club italiani, tra cui Roma e Verona. All’epoca non vi furono vere e proprie trattative, mentre stavolta il Napoli sembra puntare decisamente sul difensore brasiliano, come riportato da diverse e autorevoli fonti. Interprete moderno del ruolo, sia tecnico che veloce, nonché dotato già di grande carisma secondo la stampa brasiliana, Natan potrebbe essere l’idea vincente per i campioni d’Italia in carica, dopo l’infinita lista di nomi che è stata fatta nelle ultime settimane.
