Home Copertina Carlo Ancelotti: “Il nostro obiettivo è quello di vincere un trofeo”

Carlo Ancelotti: “Il nostro obiettivo è quello di vincere un trofeo”

Carlo Ancelotti Castel Volturno

Il tecnico del Napoli Carlo Ancelotti ha rilasciato una lunga intervista al Corriere della Sera. Ecco le sue dichiarazioni: “Il dominio della Juventus non è un problema, non abbassa le passioni degli altri tifosi, ma è utile per la crescita del nostro movimento. Ora c’è più qualità del gioco e la Nazionale sta inserendo dei giovani interessanti, poi in Federazione c’è un presidente con idee chiare. Però se ci fosse un programma per costruire stadi e migliorare la cultura sportiva sarebbe meglio. Però qualche passo è stato fatto, la Federazione si è esposta e a Bergamo la gente ha capito. Ci sono dei modi per agire, la persuasione e la percussione. E io sono per la prima ipotesi.  Dal punto di vista tattico, l’ Italia è più allentante rispetto agli altri campionati perché siamo abituati alla cura di ogni minimo dettaglio. Dal punto di vista fisico invece è meno allentante perché i ritmi di gioco nel nostro campionato sono più bassi.

Come allenatore vorrei studiare Kloop Pochettino, perché li conosco poco.  Allegri, Simeone, Spalletti e Guardiola già so come lavorano.  E’ sempre interessante vedere un allenatore come si comporta, ma è impossibile copiare. Però ci sono alcuni tecnici che non fanno vedere i loro allenamenti. Non c’è un’università del calcio e non prendi la laurea, ognuno ha il proprio modo di  lavorare.  Qua a Napoli c’era una squadra che con Sarri aveva un’identità ben precisa, noi stiamo cercando di essere più versatili. Ci sono allenatori che hanno vinto con il possesso palla, con il contropiede e senza fare il ritiro.  Io penso che ognuno si possa motivare con il confronto in se stesso e non con gli altri.  Se tu hai come obiettivo di diventare come Messi, il percorso è influenzato dalla genetica. Invece ogni giorno puoi allenarti per diventare migliore. Lo stesso vale per la mia squadra se ci impegniamo solo per battere la Juventus, è un obiettivo troppo lontano.

Ho cambiato in maniera graduale, passando dal 4-3-3 al 4-4-2 questa è l’unica differenza con Sarri per far diventare il Napoli più efficace in fase difensiva. Ho parlato 20 minuti con qualche giocatore,  Allan Diawara mi hanno dato la loro disponibilità e tatticamente abbiamo provato il nuovo modulo solo 20 minuti perché c’era la pausa per le Nazionali. Il nostro obiettivo è quello di vincere e per arrivare lontano bisognerà lottare.  Io intendevo dire saremmo coglioni ad uscire per il risultato mancato contro la Stella Rossainvece in Champions League, siamo rimasti in ballo fino all’ultimo  contro una squadra candidata a vincere la Coppa come il Liverpool, così come il Psg , il Barcellona e la Juventus che però ha un ostacolo complicato come l’Atletico Madrid. Invece il Real Madrid senza Cristiano Ronaldo è meno competitivo.

Non so se l’Inter sia in crisi, ogni anno crescono e inseriscono giocatori importanti.  Spalletti  è un amico, mi è venuto a trovare a Madrid e ho un bel rapporto con tutti gli allenatori che ho allenato come Gattuso, Inzaghi, Oddo e Nesta. Io sono stato due volte vicino al Milan in questi ultimi due anni.

Chi non gioca bene e chi son sia allena bene mi fa andare fuori di testa, perché questo egoismo rovina pure tutta la squadra. Ho letto che il 90% degli americani tra i 15 e i 21 anni soffre di stress, Tutto ciò è motivo di egocentrismo e c’è solo una medicina per migliorare quella di essere più altruisti.  Io non sono stressato, perché mi piace ciò che faccio. Koulibaly non lo posso negare, è un fuoriclasse e io faccio fatica a fare a meno di lui. Le rotazioni motivano i giocatori e allontanano gli infortuni. E’ chiaro che la società si aspetti che i calciatori vengano valorizzati, ma De Laurentiis non ha fatto alcune richiesta specifica sul turnover. De Laurentiis è uno schietto, generoso, curioso. Con lui parliamo pochissimo di calcio, mi dà le chiavi della squadra, si fida e ne sono grato. A Babbo Natale non chiedo nulla, la squadra mi soddisfa”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24