Home Senza categoria Braccio di ferro col questore, poi De Laurentiis attacca Alfano: “Ha paura...

Braccio di ferro col questore, poi De Laurentiis attacca Alfano: “Ha paura di perdere voti”

IMG_6511.JPGIl San Paolo è uno stadio che non garantisce al massimo gli standard per la sicurezza. Questo in estrema sintesi il dato emerso dal comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica riunitosi ieri pomeriggio in Prefettura ai massimi livelli. Oltre al prefetto Gerarda Pantalone, presenti il questore Guido Marino, i comandanti provinciali di Carabinieri e Guardia di Finanza, i rappresentanti del Gos. Il questore ha battuto forte sul tasto della presenza degli steward all’interno del San Paolo durante le gare, elemento che ha innescato una dialettica aspra, ai confini dello scontro, tra il patron e Marino. De Laurentiis – questo quello che trapela – ha sottolineato che la Società si attiene al regolamento con una presenza fissa di 230-290 steward e non intende andare oltre ritenendo che applicare il regolamento sia sufficiente. Per il questore quelle che valgono sono invece le prescrizioni del Gos, e secondo le forze dell’ordine, ne servono a prescindere il doppio, e nelle partite di cartello si deve arrivare almeno a 700 steward. È braccio di ferro? Pare di sì.

 «Che lo stadio San Paolo – attacca il presidente – diventi più sicuro dipende solo dal ministro Alfano, non da un club come il nostro che non ha lo stadio in gestione ma ha una convenzione con il Comune che ci consegna lo stadio il giorno stesso dell’evento, qualche ora prima». «Durante tutta la settimana – aggiunge De Laurentiis – lo stadio è terra di nessuno e quindi la società non ha alcun tipo di responsabilità per quanto possa accadere. Mi spiace che sia il prefetto che il questore, sia al ministero degli Interni non l’hanno voluto capire». Parole che fanno capire quanto la tensione sia a livelli di guardia sull’argomento. De Laurentiis si appella a Renzi ma mette Alfano nel mirino: «Questo governo sta cercando di fare molto di più rispetto agli altri governi ma il calcio non è la sua priorità. Ad Alfano abbiamo detto di applicare la legge inglese, perché lì hanno sradicato la violenza degli stadi. Forse c’è omertà su questo, non voglio accusare Alfano di omertà ma ci dica perché non vuole farlo, forse ha paura di perdere voti. Non capisco perché Renzi non dica ad Alfano basta, finiamola».

Articolo precedenteNapoli: nuove voci su Lucas Lima
Articolo successivoSarri: “Il 4-3-3? tanti aspetti positivi e qualche controindicazione”
Testata Giornalistica sportiva on-line, aggiornamenti live h24 sulle vicende del Calcio Napoli e non solo...