«Il San Paolo soffre di un radicale e sbagliato imbruttimento avvenuto nel ’90 quando miliardi di lire vennero male spesi, peggiorando uno stadio che era bellissimo e aveva anche 100.000 spettatori. Questo stadio oggi è morente – ha detto ancora De Laurentiis – grazie alla Regione sono stati investiti ora 25 milioni di euro e i lavori si stanno facendo in piena collaborazione con Comune e con noi. Certo, io fossi stato nel Comune di Napoli avrei previsto la pista di atletica altrove». De Laurentiis ha anche chiarito che «quando dico che il San Paolo è un ‘cessò non voglio offendere la città ma dire che la città ha subito il peggioramento dello stadio per colpa di qualcuno che negli anni ’90 si è forse pure messo in tasca soldi. Ma purtroppo a Napoli si vive alla giornata, è una realtà che conosco bene perché vengo da una famiglia napoletana che fortunatamente si è affrancata andando via dall’Italia».
Il patron azzurro ha poi promesso altre migliorie allo stadio: «Sto studiando con il capo di gabinetto del Comune Auricchio, che è una valida persona dell’amministrazione, per firmare la nuova convenzione e poi vedere come migliorarlo ulteriormente. Penso ad esempio che andrebbe smontata la copertura, magari con l’aiuto dei cinesi e crearne una nuova. In generale lo stadio va vivisezionato, va studiato come portarci le persone perbene, le famiglie, i bambini. Ma è un problema di tutta Italia per questo Salvini, che ha preso una percentuale cospicua di voti, dovrebbe rimettere mano alla legge sugli stadi, sburocratizzandola».
Riportato da: Il Mattino.it