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Aurelio De Laurentiis: “Proveremo a rinforzare la squadra”

SSCNapoli.it

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis nel ritiro di Castel Di Sangro ha parlato prima con il cardinale Sepe in visita alla squadra e poi a Radio Kiss Kiss Napoli. Ecco le sue dichiarazioni: “Con Gattuso siamo ad un ottimo punto, peccato che il Covid ci abbia messo lo zampino. Peccato che questa incertezza, pure politica, sta limitando le possibilità di crescita del nostro campionato. Siamo tutti sospesi in un immaginario collettivo di cui non si conosce il finale. Così è molto complicato avvicinarsi ad un mercato ed un campionato che continua ad essere falsato, non per nostra volontà. Forse anche per nostra volontà, perché forse la Lega Serie A con le altre leghe dovrebbe dire ai signori del Governo, di tutti i governi europei, ed alla Uefa ‘Noi ci fermiamo. A noi non sta bene essere comandati da voi che non ci capite nulla, dovreste essere solo il nostro segretariato. State spremendo il calcio ed i tifosi senza fine, stabilendo calendari sbagliati e favorendo le nazionali.

Il tifoso ha a cuore la nazionale, ma in primis guarda al proprio campionato. Per quello il tifoso investe e va allo stadio. Non tifa per andare a giocare gli Europei. Uefa e Fifa dovrebbero fare un passo indietro. E’ un campionato falsato perché nessuno ha avuto la cultura dell’azione meditata. Una controffensiva reazionale, una controffensiva che risponde alla legalità e alla logica, oltre che alla salute. Si può fare questo campionato o non si può fare? Se io non posso stare a contatto come tifoso, non posso neanche fare uno sport di contatto. Si può far fare i tamponi a chi va allo stadio, esibendo il certificato all’ingresso. Le decisioni si riflettono sulla testa dei club. Noi siamo qui per spendere i soldi in nome di un Governo assente e impreparato, sia quello politico sia soprattutto quello calcistico? Tutti buttano il sasso e nascondono la mano. Noi siamo la Lega, devo prendere coscienza che siamo degli irresponsabili, degli stupidoni. La UEFA deve fare il suo lavoro. Dovrebbero essere il nostro segretariato, invece si comportano come re e regina, FIFA e UEFA. Loro decidono. Adesso, se qualcuno sarà positivo al rientro dalle nazionali, quante cause irrinunciabili ci saranno contro la UEFA e la FIFA? Bisognerebbe chiedere molti danni. Non si mettono solo a rischio i campionati, si mette a rischio la vita. Questo è un gioco, ma anche un’industria. E’ inutile che la UEFA stabilisca il Fair Play Finanziario e poi ignora i diritti dei tifosi e delle società che li rappresentano.

Bisogna prendere atto e coscienza del fatto che loro sono inadeguati per stare alla UEFA. Dovrebbero dare tutti le dimissioni. La UEFA è da rifondare, dovrebbe essere acquistata da tutti i club europei. Noi dovremmo chiedergli di andare a casa. Quanti anni sono che vediamo quella sigla e sentiamo quella musica? Non è moderno. I bambini scappano, ne hanno le scatole piene. E’ roba che ha fatto il suo tempo, così come ha fatto il suo tempo chi sta alla UEFA. Non è un problema anagrafico, ma culturare.

Tutte le qualità le ha, ma ha soprattutto una qualità importante: è giovanissimo, è un ventunenne che ha perso i genitori in tenerissima età. Ha perso la mamma all’età di due anni e ha perso anche il papà. E’ un ragazzo che è cresciuto in un Paese complicato. C’è un bellissimo racconto sulla Nigeria. Ci sono tre gironi nella Capitale, a Lagos. E’ incredibile lo stato sociale che c’è lì, sembra di tornare al Medioevo. Per cui il ragazzo ha sofferto tanto e ha imparato cos’è la dignità. Dimostra grande maturità, grande serenità, ma soprattutto una grande dignità.

Ci stiamo lavorando per portare Sokratis al Napoli, stiamo vedendo. Il mercato in uscita è tutta una risata. Nel mondo del calcio le palle si gonfiano a dismisura, sembra che tu stia parlando con delle persone che sembrano semplici ricattatori. Io ormai ci ho fatto il callo, ci nuoto in mezzo. Io sono abituato a nuotare in apnea. E’ pure molto divertente, perché quando li sento parlare faccio finta di prestarmi al gioco e con gli occhi accenno quasi un consenso, voglio vedere la sfacciataggine a cui si arriva (ride, ndr). Mi piacerebbe vedere Napoli-Pescara a porta aperte al San Paolo con 23 mila spettatori, metà della capienza dello stadio.

Io ho seguito via email la vicenda Allan, per la sua cessione bisogna chiedere a Chaivelli e Giuntoli, ma avevo il Cardinale Sepe ospite e mi sembrava maleducato seguire telefonicamente. Adesso devo andare a verificare se tutte le carte sono a posto. L’ultima volta che ho sentito il nostro avvocato Grassani mi sembrava che fosse tutto a posto, poi non se abbiano già firmato.

Sulle cessioni di Koulibaly e Milik, D’ora in poi quando ci saranno delle offerte importanti noi cederemo tutti, anche se stanno con noi da un anno. Ho capito che in questo Paese, che non garantisce nulla, e in quest’Europa, che un disfacimento totale, bisogna vivere alla giornata. E’ quello che ci richiedono. Noi faremo le nostre guerre e cercheremo di vincere sempre. Quando mi sono state offerte 110 milioni di sterline, sono stato scorretto a non cedere Koulibaly in Premier.

La non cessione di Allan lo scorso anno, è stata una mia protezione verso Ancelotti. Eravamo nel mercato di gennaio, io ero a Parigi quando mi telefonò l’agente di Allan e mi fece una proposta. Io gli dissi che mi dovevano chiamare i signori del PSG, ma poi non si è fatto vivo nessuno. Chiamai io Al-Khelaifi, gli chiesi se gli interessava veramente. Lui mi rispose che era da vedere, non ha mai parlato di 60 milioni, forse 40-45.

Proveremo a rinforzare questa squadra e farla diventare molto maschia. Quando giocherai con una squadra minore, non bisognerà dire che non ci interessa perché questo in Serie A capita. Dovrebbe esserci una maggiore selezione in Serie A e imporre qualcosa sul rafforzamento della rosa. Chi viene in Serie A chiede ‘Chi mi presti? Chi non ti pago?’. Se tu in Serie A non puoi starci, non devi starci perché anche tu falsi il campionato. E questo Gravina deve metterselo in testa”.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24