Home Copertina Aurelio De Laurentiis: “Higuain non voleva Callejon in squadra”

Aurelio De Laurentiis: “Higuain non voleva Callejon in squadra”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentiis ha rilasciato ulteriori dichiarazioni all’ associazione Stampa Estera. Ecco le sue dichiarazioni: “Non  è stata una delusione la cessione  di  Higuain. Quando tu inserisci una clausola rescissoria, non hai intenzione di cedere un calciatore. Poi se arriva un pazzo come la Juventus che essendo una squadra italiana non è stata corretta eticamente a pagare la cifra e compreso Higuain che non avrebbe dovuto accettare l’offerta non ci possiamo fare niente. Maradona dichiara sempre che ha vinto due scudetti, non sarebbe mai andato in nessun’altra squadra in Italia. La cosa brutta e che il fratello di Higuain con me si lamentava che la squadra fosse scarsa, ma a me non sembrava così. Basta vedere che abbiamo un bomber come Mertens da 30 goal a stagione. Poi siamo l’unica squadra in doppia cifra con 4 calciatori.  Il fratello mi continuava  ripetere che Higuain ce l’avesse con Callejon e quando ho rinnovato il contratto a lui per premiarlo, il problema è stato solo suo. Se il fratello mi dice che lui è andato alla Juve per vincere, io gli potrei rispondere che pure senza di lui i bianconeri hanno vinto tanti scudetti. E’ stata una sua scelta sicuramente inopportuna e non con stile. Invece bisogna vedere CavaniLavezzi dove sono andati. Quando ho acquistato il Napoli nel 2004 ero a Los Angeles a girare un film prodotto per 70 mln di dollari con Angelina Jolie, Gwineth Paltrow e Jude Love e durante una settimana di ferie a Capri con De Vito  leggo che il Napoli none site più e decido di sborsare 33 milioni di euro per acquistare una denominazione. Il Brand non esisteva più, nonostante la squadra avesse vinto due scudetti con il più grandi e di tutti i tempi Maradona. Non sapevamo dove avremo giocato mi dissero in C1 invece della C2  e presi a Martina Franca gli sputi in testa. In un’altra città mi volevano ammazzare e mi chiusi negli spogliatoi. Io non sapevo nulla  dei moduli. Ero uno spettatore che apprendeva e studiava. Se fossi stato un tifoso acceso così fin dall’inizio, mi sarei fatto trascinare dallo svolgimento dei fatti. Io non reagisco mai, per esempio mia moglie pur essendo ginevrina si dispera molto. Io invece resto impassibile e ho imparato a non parlare più nel post partita in sala stampa per non agire da tifoso. onde evitare dichiarazioni che possono disturbare l’ambiente e per non far accendere la miccia ai giornalisti. Abbiamo assunto Serena Salvione proprio  qui a Roma e altri 5 dirigenti che lavorano sul brand all’estero. Dopo 13 anni sono orgoglioso di aver fatto due anni di C, uno di B e di essere l’unico club italiano in Serie A ad essersi qualificato per otto anni consecutivi in Europa rispettando il fair play finanziario che prima di Platini non esisteva. Penso che riuscire a portare il Napoli ad alti livelli rispettando sempre le regole con squadre che fatturano più di noi come JuventusMilan Inter sia un successo. Oltre il parco giocatori, ora Napoli ha una sua entità dopo che per 13 anni è stata distrutta da una gestione malata e pure dalla stampa internazionale. Per quanto concerne lo stadio bisogna fare su come erano gli stadi 10 anni fa. Quando provai a prendere il Napoli nel 1999 e parlai di stadio virtuale nessun giornalista mi capì. Io venivo dal Cinema e già capivo della mondializzazione. Dissi che le tv avrebbero allontanato la gente dagli stadi. Cinque anni dopo appena giunti in serie A nel 2007 spiegai la stessa cosa. Ora i ragazzini sono molto attenti al mondo virtuale e con l’internet mobile sono per scorrere, noi ancora per costruire. La televisione ora ci fa vedere tutti i campionati, mentre prima esisteva solo la stampa. Lotti sta provando a modificare la legge Melandri ma è un grande errore. Bisogna avere il coraggio di cancellare l legge del 1981 rendendola più snella. Il ministro dello Sport dovrebbe fare una legge che facci accrescere i fatturati come avviene in Premier League, nella Liga  e in Bundesliga“.

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24