Vi sarà dunque l’attesissimo – l’ultimo vi era stato un anno fa al Foro Italico nei quarti di finale – cinquantesimo capitolo della rivalità tra
Djokovic e Nadal, la sfida con più confronti nella storia dell’ATP: 26-23 i precedenti a favore di Nole, che ha vinto gli ultimi 7, ma che sulla terra ha però conquistato solo 7 dei 21 incontri disputati. Per riuscire ad arrivare alle semifinali,
Rafa Nadal ha dovuto fornire una prova più che convincente, divenuta nel secondo set ottima, nel corso in un match piacevolissimo che non boccia assolutamente David Goffin, giocatore che rivedremo sicuramente competere con i migliori. Del resto, si affrontavano i due giocatori che nel 2017 avevano vinto più match: 31 per Nadal, 27 per Goffin e si può tranquillamente dire che
non abbiano tradito le attese.
La partita era facilmente etichettabile come la rivincita della semifinale di Monte Carlo del mese scorso, unico precedente tra i due, vinta da Nadal facilmente nel punteggio, ma ricordata maggiormente per la clamorosa chiamata sbagliata dal giudice di sedia Cedric Mourie
Dopo la prova sottotono e le quasi tre ore contro Fognini in sedicesimi e l’inaspettata sgambatura condita da ottima prestazione contro Kyrgios, Rafael sapeva di dover ancora migliorarsi quest’oggi: “A Montecarlo fu un match duro, sebbene il risultato non lo dica. David è un giocatore completo ed uno dei più in forma: se voglio andare avanti nel torneo devo commettere pochi errori e servire in maniera ancora più aggressiva” Del resto, il cammino di Goffin nel torneo confermava che il belga fosse in forma: il n°10 del mondo, per arrivare ai primi quarti della carriera nel Masters 100 madrileno, non aveva perso sin qui neanche un set per battere Kachanov (dal quale aveva perso a Barcellona, subito dopo Monte Carlo), Florian Mayer e Raonic. Dopo una mattinata decisamente fresca illuminata da un timido sole, a Madrid da ora di pranzo piove ad intermittenza e così gli organizzatori hanno deciso di chiudere il tetto del Manolo Santana, rendendo di conseguenza indoor le condizioni di gioco.
Il primo set entra nel vivo nel quarto gioco, quando Goffin deve annullare 4 palle break totali: lo fa con aiuto del servizio e del coraggio, che sin dai primi minuti ha messo in campo, rischiando molto per non farsi attaccare. Nel gioco successivo, è il maiorchino a dover annullare una pericolosa palla break, -sara’ l’unica per lui nel parziale- che il belga si guadagna rispondendo bene e chiudendo con una bella volèe di rovescio. Nadal però si tira fuori dal pericolo con uno spettacolare dritto ad uncino, e nel sesto game arriva a guadagnarsi due nuove palle per allungare nel punteggio: la prima è annullata dal servizio del belga, la seconda vede vivere uno degli scambi più belli dell’intero match, lungo e pieno di ribaltamenti di possibilità per chiudere: alla fine, Rafa, ne esce con un rovescio che, purtroppo per lui, termina in corridoio. Da quel momento in poi, il set, che continua ad essere piacevole, non registra nessuna palla break e solo una volta si andrà ai vantaggi: si arriva al tie-break dopo sessantadue minuti di sostanziale equilibrio. Nel gioco decisivo, sul 2 pari, tre errori consecutivi di Goffin fanno involare Rafa, che fa suo il primo set in 1 ora e 11 minuti, appena due in meno di quelli che gli erano occorsi per battere ieri sera Kyrgios. Nel terzo gioco del secondo parziale il nove volte campione del Roland Garros prova l’allungo decisivo, alza il livello del suo gioco (spettacolare un quindici chiuso da stop volley di dritto) e riesce a strappare per la prima volta nell’incontro il servizio al belga, quando sono trascorsi 95 minuti dall’inizio dell’incontro. Goffin mostra di meritare la sua classifica da top ten e non molla, anzi si issa a 4 palle break, che il maiorchino annulla, mostrando l’attuale ottimo stato di forma psico-fisica, con due servizi vincenti ed altri due punti su cui Goffin non ha recriminazioni. Il settimo gioco è il più bello dell’incontro: i due mostrano tutto il loro talento e l’eccellente preparazione fisica di cui godono attualmente, nel corso di un gioco in cui, per due volte, la quasi totalità del Manolo Santana- oggi meno pieno che nella sfida di ieri sera contro Kyrgios- istintavamente si alza in piedi ad appaludire con entusiasmo. Goffin, annulla quattro palle break, ma sulla quinta è letteralmente sfondato da un gran rovescio al fulmicotone di Nadal, che vola sul 5-2. La partita finisce in pratica lì e Rafael Nadal conquista, dopo 1 ora e 59 minuti, l’accesso alle semifinali e, contestualmente, la cima dell’ATP Race.
Ecco i risultati di tutti i quarti di finale:
[2] N. Djokovic b. [6] K. Nishikori W/O
P. Cuevas b. A. Zverev 3-6 6-0 6-4
[4] R. Nadal b. [9] D. Goffin 7-6(3) 6-2
[8] D. Thiem b. [LL] B. Coric 6-1 6-4