Home Senza categoria Arek Milik: “A dicembre si deciderà il mio futuro”

Arek Milik: “A dicembre si deciderà il mio futuro”

L’attaccante polacco del Napoli Arek Milik ha rilasciato un’intervista al portale polacco Sportowefakty. Ecco le sue dichiarazioni: “L’infortunio peggior per me è stato quello dell’anno scorso il primo al ginocchio destro. Un vero e proprio dramma, invece adesso conosco già la procedura. E’ deleterio per la psiche e la mente, però per fortuna si è risolto tutto rapidamente. L’infortunio di questa stagione è stato come quello del 2015-2016. Forse contro la Spal ho avvertito ancora più dolore. Un fisioterapista che ha visto la partita in differita ha capito subito che fosse successo qualcosa di grave. Facemmo dei test e filtrava ottimismo, come se il mio corpo avesse assorbito delle giuste difese. Però il giorno dopo fu tutto più chiaro. Ora sto bene, passato il primo mese il peggio è alle spalle. A fine mese farò da Mariani la visita di controllo. Ora posso dormire in maniera tranquilla, prima mi svegliavo sentendo dolore. Non c’è fretta per il mio rientro in campo, tornerò solo quando mi sentirò pronto. Forse a febbraio potrò scendere sul rettangolo verde di gioco La dedica di Insigne è stata molto bella, Lorenzo ha lottato con il mio stesso infortunio e mi ha aiutato tanto. Sarri assieme ai medici saprà dire quando sarà il momento giusto per rientrare. Tornare a giocare in partita, rispetto all’allenamento solito è diverso. C’è uno stress differente. Non ho avuto continuità in campo e ad un certo punto ho iniziato ad essere impaziente. Le possibilità che io vada a giocare in prestito al Chievo ci sono. A dicembre deciderò assieme al club. A  Napoli il calcio è religione, non si vive come in altre parti. Non so come si viva in Argentina o in Brasile, ma qua è tutto assurdo. Poi fare pure 50 metri dall’auto al ristorante, che subito ti chiedono foto e autografi con tifosi. Presto aprirò un ristorante a Katowice e si chiamerà Food Ball. Volevamo aprirlo prima dei Mondiali, ma non ce la faremo. Sarà un locale a tema sportivo, non solo calcistico dove si mangerà bene. Se oggi dovessi finire la carriera, mi dovrò preoccupare di mantenere la stabilità mentale. Sicuramente non andrò in Bancarotta sprecando soldi. Poi io ho ancora 23 anni, bisognerà avere la testa sulle spalle e rendersi conto che la vita non dura solo due anni”.

Articolo precedenteSergio Pellissier: “Mi auguro che Inglese non vada via a gennaio”
Articolo successivoAllenamento pomeridiano, ecco il report da Castel Volturno
Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24