zuniga

Manca ancora un mese circa prima di rivedere in campo Camilo Zuniga ma l’esterno colombiano, in una lunga intervista al Corriere dello Sport,  ha voluto esprimere tutto la sua soddisfazione nel vestire la maglia azzurra, ecco un estratto dell’intervista:”Penso di essere pronto entro un mese, Iilprogramma di recupero procede bene. Non voglio rischiare ma ho fretta perchè ho perso troppe gare”. 

15 Dicembre?:”Il 15 dicembre arriva l’Inter . Io a Mazzarri posso solo dire grazie perché mi ha cambiato, credendoci quasi più di me. Io neanche ci pensavo che un giorno sarei diventato un esterno di sinistra. Mi ha trattato come si fa con i bambini alla scuola calcio: vieni qua, ci si mette così, questa è la diagonale, tira, corri ecc. Un giorno ero stanco, in confusione totale: lo pregai, “mister lasci stare, non ci riesco, non ce la faccio”. Erano i suoi primi mesi, il San Paolo mi fischiava, non mi ero presentato bene, non piacevo. Ma lui decise per me: si fa in questo modo e fino a quando ormai era buio, allenamenti sulla tecnica e sulla postura”.

Napoli-“Io qua ci sto molto bene, mia figlia è nata a Napoli e io devo tutto a questa maglia. Grazie al Napoli alcune squadre importanti si sono accostate a me in estate, ma è importante pure il Napoli e lo è sempre di più. Il Barcellona e il Real sono un sogno per qualsiasi giocatore ma io ho prolungato da poco col Napoli e non ne voglio parlare, nel calcio non si sa mai”.

Il saltello anti-Juve-“Si erano scritte tante cose, vivevo un momento difficile e il cervello frullava ma io dovevo rispetto alla società, con la quale però non si riusciva a trovare un’intesa. Ne dovevo alla gente, ne dovevo anche a me. Sentivo l’altoparlante che ci chiamava uno ad uno, venne fischiato Gargano – fiuuuuu – ma quando entrai io – fiuuuuu, fiuuuuu – non smettevano. E ogni volta che toccavo il pallone. Non pensavo di giocare, dopo quell’accoglienza. Ma Benitez scelse bene: scaldati, vai dentro disse. Ero bello carico. Ricordo tutto, feci pure un gran gol, mi sentii liberato, potevo buttare fuori tutto quello che avevo accumulato. E mi venne la danza. Io ho sempre saputo che quei fischi erano d’amore, un modo per contestare l’eventuale mio addio”.

Champions o scudetto?Tutte e due. Nelle ultime quattro stagioni con Mazzarri sono stati fatti grossi progressi. Con Benitez abbiamo acquistato una dimensione internazionale con gli acquisti di Albiol, Higuain, Reina e Callejon. Sono giocatori che hanno vinto la Liga, un mondiale e hanno tanta esperienza. Sarà dura batterci, la Juve e si è visto contro di noi è la più forte, non hanno perso la mentalità vincente. C’è anche la Roma e la Fiorentina mi piace molto come gioca“.

 

 

Di Redazione Mundo Napoli Sport 24

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