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Vittorio Tosto: “Tante volte si arriva alla fine del campionato con una squadra che ha ottenuto tanti punti”

Empoli

Vittorio Tosto ex difensore del Napoli, dell’Empoli e della Salernitana ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di TMW Radio. Ecco cosa ha detto in merito ai Play Off di Serie B iniziati oggi : “La prima squadra che li vinse dopo la nascita del ’93 fu la Salernitana di Delio Rossi e io ne sono stato testimone! Giusto per dire che sono un torneo completamente diverso dal campionato: lo affiancano. Tante volte si arriva alla fine del campionato con una squadra che ha ottenuto tanti punti ma magari arriva con una condizione fisica precaria a differenza di chi ha fatto un’annata così così ma ha concluso alla grande il girone di ritorno. Per farla breve, credo che il Brescia, ultima classificata, potrebbe essere più mina vagante rispetto anche a Monza e Lecce. Occhio”.

Salerno è tornata in Serie A.
“Ci sarebbe da analizzare tutti gli aspetti, hanno lanciato messaggi molto interessanti: in un calcio moderno in cui si cerca chissà che di innovativo, alla fine rimane da fare sempre un gol più degli avversari e portarsi a casa le vittorie. La Salernitana è stata strepitosa perché ha capito che non poteva competere tecnicamente e tatticamente contro realtà più blasonate: Castori è la praticità, la classe operaia in persona, ha deciso di giocarsela sui duelli senza concedere il possesso palla. Così ha saputo fare più punti rispetto a Lecce e Monza, che andando alla ricerca delle grandi vittorie hanno perso tanti punti, pure in casa. A differenza di scienziati come Corini e Brocchi hanno conquistato la Serie A puntando sulle cose pratiche”.

Restituisce un senso di universalità del calcio.
“Va preso d’esempio uno come Allegri, nel calcio non si inventa nulla. Certo, neanche il copia-incolla… Ma il calcio è semplice, la palla o ce l’ho io o gli avversari, o segno io o segni tu. Non ci sono formule, sono duelli 11 contro 11: più ne vinci più ti avvicini al successo. Io a Salerno ho visto 100mila persone in piazza a festeggiare, è una città che merita perché vive la Salernitana come una questione di famiglia. Sono molto contento”.

Che binomio sarebbe Gattuso-Fiorentina?
“Grande. Io nella Fiorentina ci ho esordito da professionista, mi hanno prelevato da un paesino in Calabria e sarò sempre grato loro. Rino quest’anno ha guidato da solo una barca in mezzo alla tempesta e mi auguro possa essere lui il prossimo allenatore della Fiorentina, per le ambizioni che ha il club e Commisso. Sono le stesse che ha anche Gattuso, è un binomio di crescita per confermarsi nel grande calcio, perfetto”.

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Anastasia Marrapodi, laureanda in scienze Politiche. Collaboratrice spontanea di MundoNapoliSport24.