Home Calcio Serie A Vincenzo Spadafora: “La ripresa del campionato dipenderà dalla riduzione dei contagi”

Vincenzo Spadafora: “La ripresa del campionato dipenderà dalla riduzione dei contagi”

Ministro dello Sport

Il ministro dello Sport Vincenzo Spadafora ha rilasciato un’intervista al Corriere della Sera e ha parlato al programma Frontiere in onda sulla Rai. Ecco le sue parole: “Gran parte degli italiani, attualmente, è contraria  alla ripresa del campionato. Ma io, solitamente,  non credo nei  sondaggi. Il calcio non è soltanto uno sport ma soprattutto un bene importante del nostro Paese, che rappresenta, per introiti, la terza industria italiana. Dunque sono più che legittimi gli interessi economici che girano attorno al calcio, tuttavia,  le pressioni e le strumentalizzazioni non fanno bene a nessuno. Da parte mia vorrei che il campionato riprendesse, però spetta al governo decidere. Dal 18 maggio riprenderanno gli allenamenti di squadra. Soltanto tra una decina di giorni si potrà fare una previsione realistica sul futuro. Va bene ripartire, ma con la certezza di salvaguardare la salute di tutti gli addetti ai lavori. Tornare a giocare significa affrontare una serie di questioni legate a trasporti, agli alberghi, alla mobilità di centinaia di persone. Il protocollo sanitario dovrà definire anche le misure di sicurezze. Io farò il possibile per ripartire, ma se il governo sarà costretto a stabilire che non ci sono le condizioni ideali dovremo arrenderci.  Entro la fine di questo mese ci sarà la decisione definitiva.

Mi auguro vivamente che la Serie A possa riprendere  vivamente e sarebbe surreale se così non fosse, essendo io il ministro dello Sport: i toni degli ultimi giorni sono il risultato di una pressione eccessiva. Ma la ripresa deve avvenire in sicurezza, ad oggi non sappiamo se si potrà riprenderà a metà giugno anche se me lo auguro. Dipenderà dalla curva dei contagi. Sono certo che il calcio troverà la giusta soluzione. Se le condizioni non consentiranno la ripresa sarà il Governo a decidere che si fermano tutte le competizioni sportive, compreso il calcio , ma soprattutto sarà il Governo a creare le condizioni e a fare norme per limitare anche i danni al mondo del calcio e a tutti gli altri sport. Se ci sarà ripresa, sarà a porte chiuse, non c’è dubbio.

Io non bado ai sondaggi, solo salvaguardare la salute delle persone all’interno del gruppo squadra. Ricominciare a giocare pone una serie di questioni legate ai trasporti, alberghi, a centinaia di persone che si muovono. Di chi è la responsabilita?”.

Entro questa settimana avremo un responso dal Cts sul protocollo della Figc“. 

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Claudio Gervasio nato a Napoli. Ha conseguito il diploma di Liceo Lingustico, la laurea in scienze della Comunicazione all'Unisob con master di Scienze Investigative Criminologiche e politiche della Sicurezza. Appassionato di giornalismo, è un collaboratore spontaneo di MundoNapoliSport24